Home / Lo sapevi che gli europei della preistoria erano intolleranti al lattosio?
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Lo studio pubblicato sulla rivista “Nature Communications” nel marzo 2012 e condotto dall’Istituto per le Mummie dell’Accademia Europea di Bolzano e dagli Istituti di genetica umana delle Università di Tubinga e del Saarland ha rivelato che la mummia di Similaun, conosciuta come Ötzi, era intollerante al lattosio. I ricercatori hanno scoperto che l’uomo vissuto più di 5.000 anni fa, non aveva sviluppato l’enzima lattasi, che è necessario per digerire il lattosio presente nei latticini.
Le intolleranze alimentari sono reazioni indesiderate del nostro organismo a determinati alimenti o componenti presenti negli stessi. È fondamentale identificarle correttamente poiché possono influire negativamente sulla nostra salute e sul benessere quotidiano. Riconoscere e comprendere le intolleranze alimentari ci consente di adottare le giuste precauzioni, evitando gli alimenti problematici e garantendo una corretta alimentazione per vivere una vita sana e senza disturbi.
Le intolleranze alimentari si manifestano in vari modi e possono essere causate da diversi componenti presenti negli alimenti. Ecco una breve spiegazione dei principali tipi di intolleranze alimentari:
Si tratta dell’intolleranza al lattosioCondizione che si verifica quando viene a mancare l’enzima in grado di scindere e digerire il lattosio, il principale zucchero presente nel latte (di mucca, di capra, di asina oltre che latte materno), in glucosio e galattosio, lo zucchero presente nel latte e nei latticini. Chi ne soffre ha difficoltà a digerire il lattosio a causa della mancanza o dell’insufficienza dell’enzima lattasi nell’intestino. Questa condizione può causare gonfiore, crampi addominaliSpasmi dolorosi localizzati nella regione compresa tra il torace e l’inguine, con sintomi quali diarrea, rumori gastrici percepibili dall’esterno, eruttazioni, sensazione di pienezza, stipsi o meteorismo, diarreaEvacuazione abbondante e frequente di feci liquide, mucose o sierose e gas dopo aver consumato latticini.
L’intolleranza al lattosio è una delle intolleranze alimentari più comuni. La maggior parte degli adulti nel mondo è intollerante al lattosio in varie misure. Esistono alternative al lattosio, come il latte senza lattosio o i prodotti a base vegetale.
L’intolleranza al glutine è conosciuta come malattia celiaca. È una reazione autoimmune al glutine, una proteina presente in cereali come frumento, orzo e segale. Quando le persone affette da questa intolleranza consumano glutine, si verificano danni all’intestino tenue, causando sintomi come malassorbimento di nutrienti, dolori addominali, diarrea e affaticamento. L’intolleranza al glutineè una condizione autoimmune in cui il glutine provoca danni all’intestino tenue. La malattia celiaca colpisce circa l’1% della popolazione mondiale. Il glutine è presente in cereali come frumento, orzo, segale e triticale. L’eliminazione completa del glutine dalla dieta è l’unico trattamento per i pazienti affetti da intolleranza al glutine.
L’intolleranza al fruttosio è caratterizzata dalla difficoltà nell’assorbimento del fruttosio, uno zucchero presente in alcune frutta e verdura. Ciò può causare sintomi come gonfiore, diarrea, crampi addominali e gas. È una condizione in cui l’assorbimento del fruttosio nell’intestino è compromesso.
L’intolleranza all’istamina è una reazione a livello dell’enzima DAO (diamino ossidasi), che è responsabile della metabolizzazione dell’istamina presente in alcuni alimenti come formaggi stagionati, salumi, vino rosso e pesci conservati. Quando l’organismo non riesce a degradare correttamente l’istamina, si possono manifestare sintomi come mal di testaDolore localizzato all’interno del capo o alla parte superiore del collo, causato dall’alterazione dei meccanismi e dei processi fisiologici che attivano o coinvolgono strutture sensibili allo stimolo del dolore, localizzate in alcune zone della testa e del collo: periostio del cranio, muscoli, nervi, arterie e vene, tessuti sottocutanei, occhi, orecchie, seni paranasali e mucose, rossore, pruritoParticolare sensazione cutanea che stimola a grattarsi. Può localizzarsi in una specifica area dell’organismo, o essere diffuso a tutto il corpo, gonfiore e problemi digestivi.
Le intolleranze alimentari possono manifestarsi attraverso una serie di sintomi. Ecco una breve panoramica:
Molte persone affette da intolleranze alimentari possono sperimentare sintomi come gonfiore addominaleIl gonfiore addominale è una sensazione di aumentata tensione a livello dell’addome, causata dall’eccessivo accumulo di gas nello stomaco o nell’intestino, flatulenzaEccessiva formazione di gas nello stomaco o nell’intestino, con emissione per le vie naturali, crampi addominali, nauseaMalessere caratterizzato da ripugnanza al cibo e propensione al vomito e diarrea dopo aver consumato gli alimenti problematici. Questi sintomi sono spesso correlati alla difficoltà dell’organismo nel digerire e assorbire correttamente determinati componenti alimentari.
Alcune intolleranze alimentari possono provocare disturbi gastrointestinali più gravi. Ad esempio, la malattia celiaca, intolleranza al glutine, può causare danni all’intestino tenue e portare a sintomi come perdita di pesoRiduzione della massa corporea determinata da processi di natura patologica; può essere accompagnata ad anoressia (riduzione o perdita dell’appetito) o, viceversa, da appetito normale o addirittura aumentato, stanchezza cronicaSensazione generale di affaticamento o mancanza di energia, malnutrizione e malassorbimento di nutrienti.
Oltre ai sintomi digestivi, le intolleranze alimentari possono anche manifestarsi con sintomi che coinvolgono altre parti del corpo. Questi sintomi possono includere mal di testa, eruzioni cutanee, prurito, arrossamenti, affaticamento, disturbi del sonno, problemi respiratori e disturbi del sistema nervoso. È importante notare che i sintomi extra-gastrointestinali possono variare da persona a persona e dipendere dal tipo di intolleranza alimentare.
Per identificare le intolleranze alimentari, esistono diversi esami clinici e test disponibili.
Presso il Biomedic Clinic & Research è possibile effettuare un test molto efficace per localizzare accuratamente le intolleranze alimentari.
Per gestire le intolleranze alimentari:
Le intolleranze alimentari richiedono una corretta identificazione degli alimenti o degli ingredienti specifici che causano una reazione negativa nel corpo, per evitare reazioni avverse e prendere le misure necessarie per evitarli nella dieta.
CON UN TEST BIOFISICO E’ POSSIBILE VERIFICARE LA PRESENZA E IL GRADO DI INTOSSICAZIONE DELLE INTOLLERANZE ALIMENTARI. CON UN PROGRAMMA SPECIFICO E’ POSSIBILE MIGLIORARE O ANNULLARE LA CONDIZIONE.
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Si tratta di un programma di medicina integrataEspressione usata per indicare l’integrazione fra la medicina tradizionale e le medicine complementari o non convenzionali. Mantiene la Medicina Convenzionale come fulcro, senza escludere però tutte le terapie che possono coadiuvare le cure tradizionali, mettendo al centro il paziente ed il suo essere ammalato. Leggi indirizzato a supportare l’organismo sotto il profilo metabolico, ormonale, ossidativo, muscolare, cerebrale ed osseo.
Si tratta di una dieta per tutti coloro che hanno necessità di perdere da 3 ad oltre 50 Kg di peso in eccesso, in tempi relativamente brevi sotto controllo medico.
Il programma dietetico, tende a svolgere una funzione regolatrice del metabolismo corporeo e a favorire la naturale capacità dell’organismo di nutrirsi dei propri grassi in eccesso.
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Le informazioni contenute in questo articolo non devono in alcun modo sostituire il rapporto dottore-paziente; si raccomanda al contrario di chiedere il parere del proprio medico prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio o indicazione riportata.
Si dichiara che il presente messaggio è diramato nel rispetto delle linee guida inerenti l’applicazione degli art. 55-56-57 del Codice di Deontologia Medica.
Autore: Alessia Panizza
Revisione scientifica e correzione a cura del Dr. Roberto Cestari (medico chirurgo, Direttore Sanitario Biomedic Clinic & Research).
Adattamento e Pubblicazione a cura della Redazione del Biomedic Clinic & Research
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