Home / Il nostro corpo e l’acqua
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Le donne, di solito, hanno una minore quantità di acqua rispetto agli uomini perché (sempre in media) è maggiore la presenza di tessuto adiposo povero d’acqua. Per lo stesso motivo una persona obesa ha – in proporzione – meno acqua rispetto a una persona magra o muscolosa.
In media un adulto ha una percentuale di acqua prossima al 60% della massa corporea (per le donne si scende di qualche punto percentuale), ma il valore tende a diminuire progressivamente con l’età.
Il corpo di un neonato ha una concentrazione d’acqua che può sfiorare l’80%, mentre in un corpo anziano si scende al 50% circa, con casi di ulteriore calo per i più longevi fino al 40%.
L’unica fase della vita di un essere umano in cui la percentuale d’acqua si aggira sul 90% è quella embrionale.
All’interno del corpo tuttavia, alcuni fluidi corporei come il sangue, la saliva e le lacrime sono composti circa al 90% di acqua.
L’acqua svolge un ruolo essenziale nell’organismo. In particolare, le funzioni principali sono tre.
È la sostanza nella quale avvengono tutte le reazioni biologiche: le cellule, i tessuti e gli organi vivono letteralmente immersi nei fluidi corporei.
Il trasporto dei nutrienti, le sostanze di scarto, gli anticorpi, tutti i “messaggeri cellulari” (come gli ormoni) sono veicolati dalla linfa o dal plasma, costituiti prevalentemente di acqua.
Importantissima funzione è poi quella di regolare la temperatura corporea, disperdendo il calore con la sudorazione.
Ovviamente i consigli su come idratarsi al meglio vanno personalizzati in base all’età e all’eventuale presenza di condizioni patologiche.
E’ bene sempre farsi guidare dal proprio medico di riferimento.
In linea generale, in una persona sana l’apporto di liquidi dovrebbe essere pari a 3,5 volte il peso ideale, in inverno, mentre quantità maggiori sono consigliabili per l’estate. Quote più elevate possono essere utili per chi pratica molta attività sportiva, o lavora in ambienti molto caldi. L’acqua andrebbe assunta a piccoli sorsi durante tutto l’arco della giornata: grosse quantità introdotte tutte in una volta vengono espulse a livello renale nel giro di poco tempo. Al pasto sarebbe meglio non consumare più di 1-2 bicchieri, per non ostacolare la digestione.
In estate, con l’aumento della perdita di sali minerali attraverso la sudorazione, è possibile consumare un acqua più mineralizzata, mentre in inverno è consigliabile un’acqua oligominerale.
La quantità e il tipo di sali minerali disciolti nell’acqua variano moltissimo e le informazioni possono essere reperite in etichetta. Chi soffre di ipertensioneStato costante e non occasionale, in cui la pressione arteriosa a riposo risulta più alta rispetto agli standard fisiologici considerati normali Leggidovrebbe evitare acque ricche di sodio, adatte invece agli atleti.
Per aumentare l’apporto di liquidi si consiglia di consumare ad ogni pasto una generosa quantità di verdura e almeno 2 porzioni di frutta al giorno. In inverno, possiamo anche integrare con zuppe, minestroni e brodi. Se non vi piace bere l’acqua “liscia” potete optare per quella frizzante o effervescente naturale, che però non è indicata se soffrite di reflusso gastroesofageoRisalita del contenuto acido nell’esofago, quel canale lungo 25-30 cm che collega la bocca con lo stomaco Leggi o gastriteInfiammazione, acuta o cronica, dello stomaco Leggi. In alternativa potete utilizzare infusi, tisane o tè, oppure aromatizzare l’acqua con limone, lime, arance…o con pezzi di frutta fresca.
E’ preferibile limitare le bevande dolci e gassate e i succhi di frutta, per la quantità elevata di zuccheri semplici che contengono.
Patologie di natura infiammatoria, metabolica, infettiva, allergica, autoimmunitaria vengono trattate presso il Biomedic Clinic & Research avvalendosi della Medicina IntegrataEspressione usata per indicare l’integrazione fra la medicina tradizionale e le medicine complementari o non convenzionali. Mantiene la Medicina Convenzionale come fulcro, senza escludere però tutte le terapie che possono coadiuvare le cure tradizionali, mettendo al centro il paziente ed il suo essere ammalato. Leggi. Ciò si traduce in un approccio personalizzato che prende in considerazione metodi diagnostici e terapeutici propri sia della medicina tradizionale che di quella naturale, al fine di occuparsi anche delle cause scatenanti di un determinato disturbo, riferite al singolo paziente.
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Patologie di natura infiammatoria, metabolica, infettiva, allergica, autoimmunitaria vengono trattate presso il Biomedic Clinic & Research avvalendosi della Medicina Integrata. Ciò si traduce in un approccio personalizzato che prende in considerazione metodi diagnostici e terapeutici propri sia della medicina tradizionale che di quella naturale, al fine di occuparsi anche delle cause scatenanti di un determinato disturbo, riferite al singolo paziente.
Le informazioni contenute in questo articolo non devono in alcun modo sostituire il rapporto dottore-paziente; si raccomanda al contrario di chiedere il parere del proprio medico prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio o indicazione riportata.
Si dichiara che il presente messaggio è diramato nel rispetto delle linee guida inerenti l’applicazione degli art. 55-56-57 del Codice di Deontologia Medica.
Autore: Alessia Panizza
Revisione scientifica e correzione a cura del Dr. Roberto Cestari (medico chirurgo, Direttore Sanitario Biomedic Clinic & Research).
Adattamento e Pubblicazione a cura della Redazione del Biomedic Clinic & Research
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