Home / Fuoco di Sant’Antonio: 10 domande e risposte
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Alcune persone con l’herpes zoster sperimentano solo sintomi lievi, come formicolio o pruritoParticolare sensazione cutanea che stimola a grattarsi. Può localizzarsi in una specifica area dell’organismo, o essere diffuso a tutto il corpo della pelle. Per altri, può essere molto doloroso. Anche una leggera brezza può causare dolore. Alcune persone provano un dolore intenso senza sviluppare un’eruzione cutanea.
Il dolore da herpes zoster di solito si verifica nei nervi del:
Per aiutare ad alleviare il dolore, un medico può prescrivere farmaci come antivirali o antinfiammatori.
L’herpes zoster senza eruzione cutanea è chiamato “zoster sine herpete” (ZSH). Non è comune. È anche difficile da diagnosticare perché non è presente la solita eruzione cutanea.
I sintomi dello ZSH sono simili a quelli dell’herpes zoster, ma senza un’eruzione cutanea. I sintomi sono di solito isolati ad un lato del corpo e comunemente si verificano sul viso e sul collo, e negli occhi. I sintomi possono verificarsi anche negli organi interni. I sintomi tipici includono:
Se sei incinta e hai già avuto la varicellaMalattia altamente contagiosa causata da un’infezione primaria con il Virus varicella-zoster, che inizia solitamente con rash cutaneo vescicolare, principalmente esteso al corpo e alla testa o anche alle estremità Leggi, tu e il tuo bambino siete al sicuro dall’esposizione a chiunque abbia la varicella o l’herpes zoster. È possibile, tuttavia, sviluppare l’herpes zoster durante la gravidanza se hai avuto la varicella da bambina. Anche se questo è insolito poiché l’herpes zoster appare tipicamente dopo gli anni della gravidanza, può succedere. Il tuo bambino sarà al sicuro se sviluppi solo l’herpes zoster.
Se noti un’eruzione cutanea di qualsiasi tipo durante la gravidanza, dillo al tuo medico. Potrebbe non essere varicella o herpes zoster, ma potrebbe essere un’altra condizione.
Se non hai mai avuto la varicella e sei stata esposta a qualcuno con la varicella o l’herpes zoster, dovresti anche dirlo immediatamente al tuo medico. Potrebbe raccomandare un esame del sangue per determinare se hai gli anticorpi per il virus della varicella. Se gli anticorpi sono presenti, significa che hai avuto la varicella e forse non te la ricordi, o che sei stato immunizzato contro di essa. Se è così, tu e il tuo bambino non dovreste essere a rischio per la malattia.
Se non trovano anticorpi per il virus della varicella, puoi ricevere un’iniezione di immunoglobuline. Questa iniezione conterrà gli anticorpi della varicella. Fare questa iniezione può significare che si evita di prendere la varicella ed eventualmente l’herpes zoster in futuro, o che si può avere un caso meno grave di varicella. Si dovrebbe fare l’iniezione entro 96 ore dall’esposizione perché sia il più efficace possibile.
L’herpes zoster di solito dura da due a sei settimane, seguendo un modello coerente di dolore e guarigione.
L’herpes zoster non può essere trasmesso da una persona all’altra. Ma qualcuno che non ha mai avuto la varicella può contrarre il VZV da una persona con l’herpes zoster attivo. Svilupperebbe quindi la varicella, non l’herpes zoster.
Il virus della varicella-zoster che causa l’herpes zoster non si trasmette per via aerea. Non può essere diffuso se qualcuno con l’herpes zoster tossisce o starnutisce vicino a te o condivide il tuo bicchiere o le tue posate.
L’unico modo in cui il virus è contagioso è se si entra in contatto diretto con una vescica trasudante di qualcuno che ha l’herpes zoster. Non avrai l’herpes zoster, ma potresti sviluppare la varicella se non l’hai mai avuta prima.
Patologie di natura infiammatoria, metabolica, infettiva, allergica, autoimmunitaria vengono trattate presso il Biomedic Clinic & Research avvalendosi della Medicina IntegrataEspressione usata per indicare l’integrazione fra la medicina tradizionale e le medicine complementari o non convenzionali. Mantiene la Medicina Convenzionale come fulcro, senza escludere però tutte le terapie che possono coadiuvare le cure tradizionali, mettendo al centro il paziente ed il suo essere ammalato.. Ciò si traduce in un approccio personalizzato che prende in considerazione metodi diagnostici e terapeutici propri sia della medicina tradizionale che di quella naturale, al fine di occuparsi anche delle cause scatenanti di un determinato disturbo, riferite al singolo paziente.
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Le risponderemo quanto prima.
L’herpes zoster può essere diffuso quando una persona entra in contatto con il liquido contenuto nelle vesciche. Il virus può essere diffuso tramite il contatto diretto con le lesioni o toccando le medicazioni, le lenzuola o i vestiti sporchi di liquido delle macchie.
Anche se possibile, è raro sperimentare l’herpes zoster più di una volta. In uno studio del 2019Trusted Source, i ricercatori hanno scoperto che il tasso di ricomparsa dell’herpes zoster era del 5,3% su una media di un periodo di follow-up di 4,4 anni.
I ricercatori hanno scoperto che sperimentare l’herpes zoster che è durato più di 30 giorni ha aumentato significativamente il rischio di recidiva. Altri fattori di rischio erano:
L’herpes zoster non è contagioso. Ma se qualcuno entra in contatto con l’eruzione cutanea in una certa fase, può contrarre il virus varicella-zoster e sviluppare la varicella. Se hanno la varicella, l’herpes zoster può svilupparsi più tardi nella vita.
Per prevenire la trasmissione del virus, tieni coperte le eruzioni cutanee dell’herpes zoster. Coprire l’eruzione da quando appaiono le vesciche a quando si incrosta e si crosta. Secondo il CDC, questo richiede di solito da 7 a 10 giorni.
L’eruzione cutanea di solito scompare dopo 2-4 settimane.
No, il vaccino Shingrix non può causare il Fuoco di Sant’Antonio. Secondo l’Immunization Action Coalition, il vaccino Shingrix contiene solo una piccola quantità del virus dell’herpes zoster e non contiene un virus vivo.
Il CDC dice che circa il 10 per cento delle persone che ricevono il vaccino sperimentano qualche rossore, gonfiore o dolore intorno al sito di iniezione.
Le informazioni contenute in questo articolo non devono in alcun modo sostituire il rapporto dottore-paziente; si raccomanda al contrario di chiedere il parere del proprio medico prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio o indicazione riportata.
Si dichiara che il presente messaggio è diramato nel rispetto delle linee guida inerenti l’applicazione degli art. 55-56-57 del Codice di Deontologia Medica.
Autore: Alessia Panizza
Revisione scientifica e correzione a cura del Dr. Roberto Cestari (medico chirurgo, Direttore Sanitario Biomedic Clinic & Research).
Adattamento e Pubblicazione a cura della Redazione del Biomedic Clinic & Research
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