TEST PER LA SINDROME METABOLICA (METABOLIC PROFILE)

L’esame valuta una serie di marcatori di biochimica classica, in associazione all’analisi di due ormoni strettamente correlati al tessuto adiposo, allo scopo di indagare la presenza di eventuali danni indotti dalla sindrome metabolicaInsieme di fattori predisponenti che, uniti insieme, collocano il soggetto in una fascia di rischio elevata per malattie come diabete, problemi cardiovascolari in genere e fegato grasso.

L’aumento della massa grassa espone al rischio di sviluppare alterazioni della regolare funzione del metabolismo: il tessuto adiposo infatti, soprattutto se concentrato a livello addominale (circonferenza vita nell’uomo superiore ai 102 cm e nella donna superiore agli 88 cm.), non viene più considerato come un semplice deposito di lipidi, ma come un vero e proprio organo con funzioni secretorie ed endocrine, con impatto negativo sul metabolismo, ovvero il modo in cui l’organismo acquisisce l’energia necessaria alla vitalità delle cellule.

Un’alterazione del metabolismo può condurre a malattie cardiovascolari, tumori e invecchiamento precoce.

PER CHI E’ CONSIGLIATO IL TEST

E’ consigliato fare questo test se:

• Si riscontra un aumento del grasso soprattutto a livello addominale.
• Si hanno elevati valori di colesterolo LDL e bassi di HDL.
• Si registra un aumento di trigliceridi nel sangue.
• Si registra un aumento di acido uricoL’acido urico è il prodotto terminale derivante dalla degradazione delle purine. Le purine (adenina e guanina) sono basi azotate, che costituiscono il DNA presente nel nucleo delle cellule animali e vegetali. e glicemia.
• Si soffre di ipertensioneStato costante e non occasionale, in cui la pressione arteriosa a riposo risulta più alta rispetto agli standard fisiologici considerati normali Leggi arteriosa.
• Si conduce uno stile di vita sedentario.
• Ci si alimenta in modo non corretto.

Il test viene effettuato mediante analisi su un campione di sangue.