Cannabis “edibles”: caramelle e alimenti a base di cannabis – il nuovo pericolo per i bambini

caramelle a base di cannabis: cannabis edibles, un pericolo per i bambini

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Una ricerca del Canadian Paediatric Surveillance Program (CPSP) ha evidenziato che nei mesi in cui è iniziata la liberalizzazione della cannabis, da settembre a dicembre 2018, più di una dozzina di bambini hanno subito effetti dannosi che li hanno portati in alcuni casi in ospedale, in altri alla disabilità permanente o alla morte.

SI CHIAMANO EDIBLES E SONO GLI ALIMENTI A BASE DI CANNABIS, INCLUSE LE CARAMELLE

La dottoressa Christina Grant, che ha condotto l’indagine, ha affermato che questa è solo la punta dell’iceberg e che lo studio cattura solo i casi più gravi, non tenendo conto delle visite domiciliare dei dottori, o del servizio di emergenza medica, che sono molti di più.

Nei casi più gravi riportati, 11 giovanissimi, tra cui bambini e un neonato, avevano accidentalmente consumato cannabis che apparteneva ai genitori o ai nonni.

I prodotti a base di cannabis edibile pongono ad alto rischio i bambini perché è facile assumerne una quantità eccessiva e possono essere scambiati per prodotti normali.

edibles: caramelle a base di cannabis

L’ASSUNZIONE PER VIA ALIMENTARE DELLA CANNABIS È IN PROPORZIONE MOLTO PIÙ POTENTE DI QUELLA CLASSICA ATTRAVERSO LE VIE RESPIRATORIE

Il motivo è molto semplice: l’effetto dei cannabinoidi è amplificato nel passaggio attraverso l’apparato digerente, una zona ricchissima di recettori del sistema endocannabinoide (una rete appunto di recettori che si attivano con il passaggio delle molecole di THC e CBD) che vengono assimilati nei vari organi di passaggio e producono una vera e propria esplosione di attività.

L’EFFETTO DELLE CARAMELLE O ALTRI ALIMENTI A BASE DI CANNABIS

L’effetto è meno rapido: l’inalazione e l’aspirazione hanno un’efficacia relativamente rapida (circa 10, 20 minuti) ma una durata relativamente breve (massimo 1 o 2 ore) mentre l’ingestione di cannabis inizia a far percepire i suoi effetti dopo 45 minuti/1 ora (il tempo che impiega il cibo ingerito a raggiungere le aree più ricettive per i cannabinoidi) e l’effetto permane anche per 5 o 6 ore.

I prodotti in vendita a base di cannabis commestibile sono i più svariati: biscotti, torte, pasta “bio”, crema alla nocciola, pesto, caramelle gelly…

 

I BAMBINI SONO PIU’ A RISCHIO A CAUSA DELLE RIDOTTE DIMENSIONI DEL LORO CORPO

Nel mese di febbraio 2018 la società Pediatrica Canadese, in vista della legalizzazione della cannabis prevista in autunno, aveva raccomandato al Dipartimento per la Salute di vietare i prodotti a base di cannabis come gli orsetti gommosi o altri dolcetti che possano essere attrattivi per i bambini. Il Governo ha invece adottato la decisione di ridurre il tasso di THC in questi prodotti.

“Il che può risultare in un danno minore” afferma la D.sa Grant, “ma se si parla di bambini, la reale dose che prendono comunque è ancora troppo alta e dipende anche da come questi prodotti sono confezionati: c’è un pugno di caramelle in una confezione o una sola caramella?”

Lo stato del Colorado ha imposto un divieto agli “edibles” che apparivano come dolcetti per bambini, dopo che un giovane turista si è lanciato dalla finestra dell’hotel dopo aver mangiato troppi biscotti all’erba.

Nel momento di picco, in Colorado ci sono state 230 chiamate d’emergenza per avvelenamento in un anno.

 

LA CANAPA LIGHT

Dal 2016 in Italia è divenuta legale la canapa light, con una concentrazione di THC va dallo 0,2 allo 0,6 per cento. E quasi ovunque si trovano negozi che vendono prodotti contenenti cannabis light…purtroppo però non abbiamo modo di sapere che rapporto ci sia tra quanto è dichiarato e quanto c’è davvero in quelle preparazioni, visto che i rivenditori non sono tenuti a verificare l’effettiva concentrazione della sostanza.

Il Consiglio superiore di Sanità ha comunque dichiarato che «La loro pericolosità non può essere esclusa» e ha raccomandato “che siano attivate, nell’interesse della salute individuale e pubblica e in applicazione del principio di precauzione, misure atte a non consentire la libera vendita dei suddetti prodotti”.

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Patologie di natura infiammatoria, metabolica, infettiva, allergica, autoimmunitaria vengono trattate presso il Biomedic Clinic & Research avvalendosi della Medicina Integrata. Ciò si traduce in un approccio personalizzato che prende in considerazione metodi diagnostici e terapeutici propri sia della medicina tradizionale che di quella naturale, al fine di occuparsi anche delle cause scatenanti di un determinato disturbo, riferite al singolo paziente. 

Le informazioni contenute in questo articolo non devono in alcun modo sostituire il rapporto dottore-paziente; si raccomanda al contrario di chiedere il parere del proprio medico prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio o indicazione riportata.

Si dichiara che il presente messaggio è diramato nel rispetto delle linee guida inerenti l’applicazione degli art. 55-56-57 del Codice di Deontologia Medica.

Autore: Alessia Panizza

Revisione scientifica e correzione a cura del Dr. Roberto Cestari (medico chirurgo, Direttore Sanitario Biomedic Clinic & Research).

Adattamento e Pubblicazione a cura della Redazione del Biomedic Clinic & Research

Articolo di Lauren Vogel su Canadian Medical Association Journal

CMAJ July 15, 2019 191 (28) E801; DOI: doi.org/10.1503/cmaj.109-5789