Una guida alle allergie

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Obiettivo di questa guida alle allergie è comprendere, diagnosticare e trattare efficacemente le reazioni allergiche. Principali allergie, loro cause e alcune curiosità.

INTRODUZIONE ALLA GUIDA ALLE ALLERGIE

Comprendere le allergie è fondamentale per identificare le cause specifiche, cercare un trattamento adeguato e adottare misure preventive.

 

Definizione di allergia

Le allergie sono una risposta eccessiva del sistema immunitario a sostanze normalmente innocue presenti nell’ambiente. Queste sostanze, chiamate allergeni, possono scatenare una serie di sintomi sgradevoli e talvolta gravi. L’allergene che scatena la reazione, viene erroneamente riconosciuto dal sistema immunitario come una minaccia per l’organismo. Il sistema immunitario reagisce producendo anticorpi specifici, come l’immunoglobulina E (una classe di anticorpi appartenente al sistema immunitario umano), che scatena la liberazione di sostanze chimiche, come l’istamina, responsabili poi dei sintomi allergici. L’istamina è un mediatore chimico che provoca varie reazioni come la dilatazione dei vasi sanguigni e causa sintomi come prurito, gonfiore, eruzioni cutanee, congestione nasale e difficoltà respiratorie.

 

La rinite allergica

La rinite allergica è un’infiammazione del naso causata dall’esposizione a allergeni come polline, peli di animali, acari della polvere e muffe.

I sintomi includono congestione, prurito, starnuti e secrezione nasale chiara. Può essere stagionale o persistente.

Le malattie allergiche respiratorie, come la rinite allergica e l’asma bronchiale, stanno aumentando nella popolazione. Più di 500 milioni di persone nel mondo e il 25% degli italiani soffre di rinite allergica, con sintomi simili al raffreddore: naso che cola, prurito, congestione, starnuti e spesso anche congiuntivite con occhi lacrimanti e arrossati.

Fonte: Rivista Società Italiana di Medicina Generale n. 1, vol. 27, 2020: “Le malattie allergiche delle vie aeree” Dott.ssa Donatella Lamacchia, Dott. Giorgio Walter Canonica. Centro di medicina Personalizzata Asma e Allergologia, Istituto Clinico Humanitas Rozzano, Milano.

PRINCIPALI ALLERGIE E LORO CAUSE

guida alle allergie: allergia al polline

Polline

L’allergia al polline, chiamata anche febbre da fieno, è una reazione allergica ad un determinato tipo di polline delle piante che viene diffuso nell’aria durante la stagione della fioritura.

Ecco alcune curiosità sul polline che causa allergie
  • Dimensioni microscopiche: Il polline che provoca allergie è estremamente piccolo, con dimensioni che variano da 10 a 100 micrometri (un capello umano varia da 70 a 100 micrometri). A causa delle sue ridotte dimensioni, può facilmente raggiungere le vie respiratorie e scatenare reazioni allergiche.

  • Trasporto attraverso il vento: Il polline allergenico è generalmente trasportato attraverso il vento. Poiché non è pesante come il polline che si diffonde attraverso insetti impollinatori, come api o farfalle, il polline allergenico può raggiungere aree distanti e causare sintomi allergici anche in luoghi lontani dalle piante che lo producono.

  • Stagionalità: La presenza di polline allergenico nell’aria è spesso legata alle diverse stagioni. Ad esempio, il polline di alberi è più comune in primavera, mentre il polline di erba è più frequente in estate. Questa stagionalità può influire sulla gravità e sulla durata dei sintomi allergici.

  • Reattività incrociata: Alcune persone possono manifestare reazioni allergiche a più tipi di polline. Questo fenomeno, noto come croce-reattività, si verifica quando le proteine presenti in diverse specie di polline sono simili o identiche, e il sistema immunitario reagisce in modo simile a tali proteine, scatenando sintomi allergici anche in presenza di diversi tipi di polline.

  • Polline di graminacee: Il polline di graminacee, come quello di timoteo, segale e frumento, è una delle principali cause di allergie stagionali. Queste piante sono ampiamente diffuse e il loro polline può provocare sintomi allergici diffusi.

  • Effetti dell’inquinamento atmosferico: L’inquinamento atmosferico, come l’esposizione a particolato fine o inquinanti chimici, può influire sulla capacità del polline di causare allergie. Si ritiene che l’inquinamento possa aumentare l’infiammazione delle vie respiratorie e rendere le persone più sensibili alle allergie da polline.

guida alle allergie: allergia agli acari

Acari della polvere

Gli acari della polvere sono minuscoli organismi che vivono nelle nostre case e si nutrono di scaglie di pelle umana. Le loro feci possono scatenare reazioni allergiche nelle persone sensibili.

Ecco alcune curiosità sugli acari che causano allergie
  • Microscopici e invisibili: Gli acari che causano allergie sono organismi microscopici che non possono essere visti a occhio nudo. Sono lunghi solo pochi decimi di millimetro e hanno una forma simile a un ragno.

  • Vivono nell’ambiente domestico: Gli acari allergenici si trovano comunemente negli ambienti domestici, come i materassi, i cuscini, i tappeti e i peluche. Si nutrono principalmente di scaglie di pelle umana che si disperdono nell’ambiente.

  • Preferiscono ambienti umidi: Gli acari prosperano in ambienti con un’elevata umidità, preferibilmente compresa tra il 70% e l’80%. Per questo motivo, sono spesso presenti in climi più umidi o durante le stagioni umide.

  • Allergeni fecali: Gli acari rilasciano particelle fecali che contengono allergeni che possono scatenare reazioni allergiche nelle persone sensibili. Questi allergeni possono essere facilmente inalati e causare sintomi come starnuti, prurito, congestione nasale e problemi respiratori.

  • Non si possono eliminare completamente: Nonostante gli sforzi per ridurne la presenza, è quasi impossibile eliminare completamente gli acari allergenici dall’ambiente domestico. Tuttavia, adottare misure preventive come il lavaggio regolare della biancheria da letto ad alte temperature e il mantenimento di un’adeguata ventilazione può aiutare a ridurre il loro numero. Alcuni dispositivi domestici che generano ozono possono contribuire a uccidere gli acari.

  • Effetti sulla qualità dell’aria: Gli allergeni degli acari possono persistere nell’aria per lungo tempo e possono essere inalati anche quando gli acari stessi non sono presenti fisicamente. Ciò può influire sulla qualità dell’aria interna e causare problemi respiratori negli individui allergici.

  • Reattività incrociata: Alcune persone che sono allergiche agli acari possono manifestare anche reazioni allergiche a insetti simili, come i pidocchi o le cimici dei letti.

allergia alle muffe

Muffe

Le muffe sono funghi microscopici che prosperano in ambienti umidi. L’esposizione alle spore di muffa può provocare allergie respiratorie.

Ecco alcune curiosità sulle muffe che generano allergie
  • Le muffe sono organismi fungini presenti in natura e si trovano comunemente in ambienti umidi e caldi, come cantine, bagni e aree con infiltrazioni d’acqua.

  • Le muffe si riproducono attraverso piccole spore che vengono rilasciate nell’aria. Quando queste spore vengono inalate, possono causare reazioni allergiche in alcune persone sensibili.

  • Le muffe producono sostanze chimiche chiamate micotossine che possono essere tossiche per l’uomo e gli animali. L’esposizione a queste micotossine può causare una serie di sintomi, tra cui irritazione delle vie respiratorie, eruzioni cutanee, mal di testa e affaticamento.

  • Le muffe possono crescere su vari materiali organici, come legno, carta, tessuti e cibo. Possono causare danni strutturali agli edifici e alla proprietà.

  • Le muffe possono essere di diversi tipi (Aspergillus, Penicillium, Cladosporium e Alternaria). Ogni tipo di muffa ha caratteristiche specifiche e può generare diverse reazioni allergiche nelle persone.

  • Per prevenire la crescita di muffe all’interno delle abitazioni, è importante mantenere un’adeguata ventilazione, ridurre l’umidità e risolvere eventuali problemi di infiltrazioni d’acqua.

  • Le persone con allergie alle muffe dovrebbero evitare l’esposizione eccessiva a ambienti umidi o infestati da muffe. L’utilizzo di deumidificatori e la pulizia regolare degli ambienti possono contribuire a ridurre la presenza di muffe.

allergia agli animali domestici

Animali domestici

Le persone possono sviluppare allergie ai peli o alla pelle di animali domestici come cani o gatti. Le proteine presenti nella saliva, nell’urina o nella pelliccia degli animali possono scatenare una reazione allergica.

Ecco alcune curiosità sugli animali domestici che possono causare allergie
  • I principali animali domestici associati alle allergie sono i cani e i gatti. Tuttavia, anche altri animali come conigli, cavie, criceti e uccelli possono scatenare reazioni allergiche.

  • Le allergie agli animali domestici sono spesso causate da una reazione alle proteine presenti nella saliva, nella pelle morta (scaglie) o nelle urine degli animali. Contrariamente a quanto si pensi, le allergie agli animali non sono legate alla lunghezza del pelo, ma alle proteine allergeniche presenti nella loro pelle, saliva e urine. Gli allergeni possono persistere nell’ambiente anche dopo la rimozione dell’animale.

  • Le allergie agli animali possono manifestarsi con sintomi come starnuti, naso che cola, prurito agli occhi, tosse e rash cutanei. In alcuni casi, possono anche causare problemi respiratori più gravi come l’asma.

  • Esistono razze di cani e gatti considerate ipoallergeniche (producono meno allergeni rispetto ad altre razze). Queste razze potrebbero essere una scelta migliore per le persone allergiche agli animali.

  • È importante notare che le allergie agli animali domestici possono essere cumulative e che l’esposizione prolungata può aumentare la sensibilizzazione allergica nel tempo.

  • Per ridurre l’esposizione agli allergeni degli animali domestici, è consigliabile mantenere le aree abitate dai pet pulite, limitare l’accesso agli spazi in cui si riposano e si nutrono, e lavare regolarmente gli animali per rimuovere gli allergeni dalla loro pelle.

guida alle allergie: allergia alimentare

Alimenti

Alcuni cibi come arachidi, latte, uova, frutta di mare e grano possono causare allergie alimentari, scatenando sintomi che possono variare da lievi a gravi.

Ecco alcune curiosità sugli alimenti che possono causare allergie
  • Le allergie alimentari sono una risposta del sistema immunitario a specifici componenti degli alimenti. Le proteine alimentari sono le principali responsabili delle reazioni allergiche.

  • Gli alimenti più comuni che possono causare allergie includono latte vaccino, uova, arachidi, frutta a guscio (come noci e mandorle), grano, soia, pesce e crostacei.

  • Le reazioni allergiche agli alimenti possono variare dalla lieve irritazione agli episodi più gravi come l’anafilassi, una reazione allergica potenzialmente pericolosa per la vita.

  • Alcune persone possono sviluppare allergie alimentari durante l’infanzia e superarle con l’età, mentre altre possono sviluppare allergie in età adulta.

  • È possibile che le allergie alimentari si manifestino anche con sintomi extra-gastrointestinali come prurito, eruzione cutanea, gonfiore del viso o difficoltà respiratorie.
  • Alcuni alimenti possono contenere allergeni nascosti o essere sottoposti a contaminazione incrociata durante la produzione o la preparazione, rendendo necessaria l’attenzione per evitare l’esposizione agli allergeni.

  • La diagnosi di allergie alimentari viene solitamente effettuata attraverso test allergologici, come test cutanei o analisi del sangue per rilevare la presenza di anticorpi specifici.

I crostacei:

  • È importante notare che la cottura non elimina completamente le proteine allergeniche presenti nei crostacei. Anche una minima quantità di allergene può scatenare una reazione allergica nelle persone sensibili.

  • I crostacei, come gamberi, aragoste, granchi e molluschi, sono noti per essere tra gli alimenti più comuni che causano allergie.

  • Le allergie ai crostacei sono solitamente causate da una reazione del sistema immunitario alle proteine presenti nei loro corpi.

  • Le reazioni allergiche ai crostacei possono essere gravi e possono includere sintomi come prurito, orticaria, gonfiore delle labbra, difficoltà respiratorie, vomito e in casi estremi, lo shock anafilattico.

  • Le persone allergiche ai crostacei devono evitare completamente il consumo di crostacei e tutti i prodotti che potrebbero contenere tracce di crostacei.

  • Inoltre, è importante prestare attenzione alla contaminazione incrociata, poiché anche piccole quantità di allergeni dei crostacei presenti in utensili da cucina o superfici possono causare una reazione allergica.

allergia ai farmaci

Farmaci

Alcuni farmaci possono provocare reazioni allergiche, come eruzioni cutanee, prurito, gonfiore o problemi respiratori. Gli esempi comuni includono antibiotici, aspirina e farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS).

Ecco alcune curiosità sui farmaci che possono causare allergie
  • Gli effetti collaterali allergici ai farmaci sono abbastanza comuni e possono variare da lievi a gravi.

  • I farmaci più comuni associati alle reazioni allergiche includono gli antibiotici, come la penicillina, i farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), come l’aspirina, e alcuni farmaci per via endovenosa utilizzati nei trattamenti medici.

  • Le reazioni allergiche ai farmaci possono manifestarsi con sintomi come rash cutaneo, prurito, orticaria, gonfiore, difficoltà respiratorie, reazioni anafilattiche o shock.

  • È importante notare che le reazioni allergiche ai farmaci possono variare da persona a persona e che una persona potrebbe essere allergica a un farmaco mentre un’altra no.

  • Le allergie ai farmaci possono essere causate da una risposta anomala del sistema immunitario agli ingredienti del farmaco o ai suoi metaboliti.

  • In alcuni casi, le allergie ai farmaci possono svilupparsi dopo un’esposizione ripetuta o prolungata al farmaco, mentre in altri casi possono manifestarsi immediatamente dopo la prima assunzione.

  • È fondamentale segnalare al proprio medico qualsiasi precedente reazione allergica ai farmaci o allergie note, in modo che possano essere prese precauzioni durante la prescrizione di farmaci.

  • In caso di sospetta allergia a un farmaco, è importante consultare immediatamente un medico o un allergologo per una diagnosi accurata e per ricevere indicazioni specifiche sulla gestione delle allergie ai farmaci.

DIAGNOSI E TRATTAMENTO DELLE ALLERGIE CON LA MEDICINA INTEGRATA

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allergia alle punture di insetto

Veleno di insetti

Le punture o i morsi di insetti come api, vespe o zanzare possono causare una reazione allergica grave, nota come anafilassi, in persone sensibili.

Ecco alcune curiosità sul veleno degli insetti che causano allergie
  • Il veleno degli insetti allergenici, come le api e le vespe, contiene sostanze chimiche che sono dei potenti allergeni, e che possono scatenare una reazione allergica nel corpo umano.

  • Gli allergeni presenti nel veleno degli insetti possono essere proteine specifiche che innescano una risposta del sistema immunitario, portando a sintomi allergici come prurito, gonfiore, eruzione cutanea e difficoltà respiratorie.

  • Le reazioni allergiche alle punture di insetti possono variare da lievi irritazioni locali a reazioni sistemiche più gravi, come lo shock anafilattico, che può mettere in pericolo la vita.

  • Alcuni studi suggeriscono che il veleno delle api può avere effetti positivi sulla salute umana, come proprietà antinfiammatorie e antitumorali, e viene studiato per possibili utilizzi terapeutici.

  • Il veleno degli insetti allergenici è solitamente iniettato nel corpo umano attraverso la puntura o la morsicatura. Può contenere una miscela di tossine e composti chimici che agiscono come difesa o paralisi delle prede.

  • Le persone che sono sensibili o allergiche al veleno degli insetti dovrebbero prendere precauzioni, come evitare il contatto diretto con insetti noti per causare reazioni allergiche e portare con sé un kit di emergenza per le allergie in caso di puntura accidentale.

  • Gli allergeni del veleno degli insetti possono essere identificati tramite test allergologici, che aiutano a determinare le sostanze specifiche alle quali una persona è allergica.

  • La desensibilizzazione o immunoterapia allergenica può essere un’opzione di trattamento per le persone che hanno reazioni allergiche gravi al veleno degli insetti. Questo trattamento consiste nell’esposizione graduale all’allergene per ridurre la risposta immunitaria e mitigare le reazioni allergiche.

ALLERGIA AL LATTICE

Lattice

L’allergia al lattice può verificarsi a seguito di contatto diretto con prodotti in lattice come guanti, preservativi o dispositivi medici. Può causare irritazione cutanea, prurito o sintomi respiratori.

Ecco alcune curiosità sul lattice che causa allergie
  • Origine naturale: Il lattice, noto anche come gomma naturale, è una sostanza elastica che viene estratta dalla linfa del lattice dell’albero Hevea brasiliensis, comunemente chiamato albero della gomma.

  • Allergia al lattice: Alcune persone sviluppano una reazione allergica al lattice, nota come allergia al lattice o ipersensibilità al lattice. Questa reazione è causata dalla sensibilizzazione al lattice e può manifestarsi con sintomi come prurito, eruzioni cutanee, gonfiore e, in casi più gravi, difficoltà respiratorie.

  • Allergia al lattice e alimenti: Le persone con allergia al lattice possono anche manifestare reazioni allergiche a determinati alimenti, come avocado, banana, kiwi e castagne, poiché queste frutta e verdure contengono proteine simili a quelle presenti nel lattice.

  • Esposizione al lattice: Le persone possono entrare in contatto con il lattice attraverso l’uso di guanti in lattice, dispositivi medici contenenti lattice (come cateteri e tappi di siringa) o prodotti in lattice, come preservativi.

  • Alternative al lattice: Per coloro che sono allergici al lattice, esistono alternative disponibili, come guanti in nitrile o vinile, che possono essere utilizzati come sostituti senza provocare reazioni allergiche.

allergia ai metalli: guida alle allergie

Metalli

L’allergia a certi metalli come nichel, cobalto o cromo può provocare reazioni cutanee come dermatiti da contatto.

Ecco alcune curiosità sull’allergia ai metalli, inclusa la reazione negativa ai metalli usati dai dentisti
  • Alcune persone possono sviluppare una reazione allergica ai metalli, nota come dermatite da contatto allergica. I metalli più comuni associati a questa allergia sono il nichel, il cobalto e il cromo.

  • L’allergia ai metalli si manifesta spesso caratterizzata da eruzioni cutanee, prurito, arrossamento e gonfiore nella zona di contatto con il metallo.

  • Il nichel è il metallo più comunemente associato all’allergia. È presente in molti oggetti comuni come gioielli, bottoni, fibbie per cinture e utensili da cucina.

  • Alcune persone possono manifestare una reazione negativa ai metalli utilizzati nei trattamenti dentali, come ad esempio le leghe metalliche utilizzate per otturazioni o protesi.

allergia ai prodotti chimici

Prodotti chimici

L’esposizione a determinati prodotti chimici come detergenti, profumi, prodotti per la cura dei capelli o prodotti per la casa può scatenare una reazione allergica nelle persone sensibili.

Ecco alcune curiosità sulle allergie causate da prodotti chimici
  • Molte allergie cutanee sono causate dall’esposizione a prodotti chimici come detergenti, cosmetici, profumi, prodotti per la cura dei capelli e prodotti per la pulizia domestica. Queste sostanze possono provocare una reazione allergica chiamata dermatite da contatto.

  • Alcuni prodotti chimici possono causare sensibilizzazione chimica, in cui il sistema immunitario sviluppa una reazione allergica dopo l’esposizione ripetuta. Questo può accadere con sostanze come il nichel, il cromo e alcune sostanze chimiche utilizzate nell’industria e nell’ambiente di lavoro.

  • Alcuni prodotti chimici possono causare reazioni allergiche a livello delle vie respiratorie. Ad esempio, sostanze come le vernici, i solventi, gli insetticidi e i prodotti per la pulizia possono irritare le vie respiratorie e scatenare sintomi come tosse, respiro sibilante e difficoltà respiratorie.

  • Alcuni prodotti chimici utilizzati nella produzione alimentare, come conservanti, coloranti e additivi, possono provocare reazioni allergiche negli individui sensibili. Queste reazioni possono manifestarsi come prurito, gonfiore delle labbra, orticaria o problemi gastrointestinali.

  • Le allergie ai prodotti chimici possono verificarsi anche a seguito dell’esposizione professionale. I lavoratori in settori come la chimica, l’industria farmaceutica, la pulizia industriale e l’agricoltura possono essere esposti a sostanze chimiche che possono causare reazioni allergiche.

Consultare un medico o un allergologo

Data la complessità delle allergie e la varietà di potenziali allergeni, è essenziale consultare un medico o un allergologo per una diagnosi accurata. Gli specialisti saranno in grado di valutare i sintomi, raccogliere una dettagliata anamnesi medica e condurre test specifici, per identificare le cause specifiche delle reazioni allergiche. Sulla base di una diagnosi precisa, sarà possibile sviluppare un piano di trattamento personalizzato e fornire indicazioni sulle misure preventive da adottare per minimizzare l’esposizione agli allergeni.

 

Prendersi cura delle allergie

Le allergie possono avere un impatto significativo sulla qualità della vita, ma con una diagnosi corretta e un trattamento adeguato, è possibile gestire efficacemente i sintomi allergici. Esistono molti trattamenti efficaci per prendersi cura delle allergie. E’ possibile adottare misure preventive in grado di aiutare a ridurre l’esposizione agli allergeni e a prevenire le reazioni allergiche. Bisognerebbe evitare gli allergeni noti, ad esempio, tenendo le finestre chiuse durante la stagione del polline, utilizzando coperture antiacaro per i materassi e i cuscini, evitando il contatto con animali domestici se si è allergici ai loro peli o alla loro saliva, e leggendo attentamente le etichette degli alimenti per evitare gli allergeni alimentari noti.

 

In conclusione

Le allergie sono reazioni immunitarie eccessive a sostanze normalmente innocue nell’ambiente. È fondamentale consultare un medico o un allergologo per una diagnosi accurata, basata su test specifici e una valutazione completa dei sintomi e dell’anamnesi medica. Con una diagnosi corretta, è possibile sviluppare un piano di trattamento personalizzato e adottare misure preventive per gestire le allergie in modo efficace e migliorare la qualità della vita delle persone affette da tali condizioni.

PROGRAMMI DOMICILIARI E AMBULATORIALI PER IL TRATTAMENTO DELLE ALLERGIE

TRATTAMENTO ALLERGIE INALATORIE

Un programma domiciliare di medicina integrata indirizzato a diminuire gli effetti infiammatori a livello delle vie aeree superiori e inferiori dovute alla sensibilità di graminacee, pollini-graminacee, pollini-alberi, acari della polvere, pelo degli animali e muffa.

PROGRAMMA PRE E POST VACCINAZIONE ADULTI

Il programma biofisico domiciliare pre e post vaccinazione consiste in un trattamento immunitario che viene effettuato sia prima che dopo la somministrazione vaccinale per predisporre l’organismo del paziente a fronteggiare più agevolmente il possibile stress derivante dalla vaccinazione, oppure, se intrapreso anche a distanza di mesi, a contrastare eventuali effetti indesiderati della vaccinazione ricevuta.

PROGRAMMA PRE E POST VACCINAZIONE BAMBINI

Il Programma Pre e Post Vaccinazione supporta in maniera naturale il sistema immunitario dell’organismo predisponendolo a fronteggiare, il più agevolmente possibile, l’eventuale stress derivante dalla vaccinazione. E’ possibile effettuarlo sia prima che dopo l’avvenuta vaccinazione.

INDAGINI E TRATTAMENTI BIOFISICI IN SEDE

Si tratta di test e trattamenti non invasivi che utilizzano i principi della biorisonanza per la diagnosi e l’abbattimento di squilibri metabolici, allergie, intolleranze, infezioni virali o batteriche, alterazioni di natura genetica e autoimmune.  

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Le informazioni contenute in questo articolo non devono in alcun modo sostituire il rapporto dottore-paziente; si raccomanda al contrario di chiedere il parere del proprio medico prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio o indicazione riportata.

Si dichiara che il presente messaggio è diramato nel rispetto delle linee guida inerenti l’applicazione degli art. 55-56-57 del Codice di Deontologia Medica.

Autore: Alessia Panizza

Revisione scientifica e correzione a cura del Dr. Roberto Cestari (medico chirurgo, Direttore Sanitario Biomedic Clinic & Research).

Adattamento e Pubblicazione a cura della Redazione del Biomedic Clinic & Research