La vaginite è un’infiammazione della vagina. Di solito è dovuta a un’infezione. Si presenta in genere con perdite, prurito, bruciore ed eventualmente dolore.
È una condizione comune e la maggior parte delle donne ne soffre almeno una volta nella vita.
La vagina è il canale muscolare che va dalla cervice all’esterno del corpo, rivestito da una membrana mucosa. La sua lunghezza media è di circa 15-20 cm.
L’unica parte della vagina normalmente visibile dall’esterno è l’apertura vaginale.
Esistono diversi tipi di vaginite, a seconda della causa.
I più comuni sono:
Vaginite atrofica: L’endotelio, o rivestimento della vagina, si assottiglia quando i livelli di estrogeni diminuiscono durante la menopausa, rendendola più soggetta a irritazioni e infiammazioni.
Vaginosi batterica: È il risultato di una crescita eccessiva di batteri normali nella vagina. Le donne che ne soffrono di solito hanno bassi livelli di un normali batteri vaginali chiamati lattobacilli, per cui gli anaerobi crescono in eccesso.
Trichomonas vaginalis: La vaginite da Trichomonas è causata da un parassita protozoo unicellulare a trasmissione sessuale, il Trichomonas vaginalis. Può infettare altre parti del tratto urogenitale, compresa l’uretra, dove l’urina lascia il corpo.
Candida albicans: Un lievito che causa un’infezione fungina, nota come mughetto vaginale. La candida esiste in piccole quantità nell’intestino ed è normalmente tenuta sotto controllo dai normali batteri intestinali.
Approfondimenti nell’articolo: Candida: un fungo che da alleato diventa un nemico
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I sintomi più comuni della vaginite sono:
Se ti stai chiedendo Perché ho prurito intimo? Puoi trovare le possibili risposte e rimedi in questo articolo.
Le infezioni sono la causa più comune di vaginite, tra cui la candidosi, la vaginosi batterica e la tricomoniasi. Dopo la pubertà, la vaginite infettiva rappresenta il 90% dei casi.
Meno comunemente, la vaginite può essere causata anche da gonorrea, clamidia, micoplasma, herpes, campylobacter, alcuni parassiti e scarsa igiene.
La vaginite può insorgere prima della pubertà, ma possono essere coinvolti diversi tipi di batteri. Prima della pubertà, la causa più probabile è lo Streptococco, a volte perché le pratiche igieniche scorrette diffondono i batteri dalla zona anale ai genitali.
La vicinanza della vagina all’ano, la mancanza di estrogeni, la mancanza di peli pubici e di cuscinetti di grasso labiale possono aumentare il rischio di vulvovaginite prima della pubertàFonte attendibile. La vulvovaginite è un’infiammazione della vagina e della vulva. Può colpire donne di tutte le età.
Dopo la pubertà, l’infezione è più spesso dovuta alla Gardnerella.
Talvolta, la vaginite può derivare da una reazione allergica, ad esempio, a preservativi, spermicidi, alcuni saponi e profumi, doccette, farmaci topici, lubrificanti e persino allo sperma.
Anche l’irritazione provocata da un tampone può causare vaginite in alcune donne.
Tra i fattori che aumentano il rischio di vaginite vi sono:
I rapporti sessuali sono il mezzo di trasmissione più comune della vaginite, ma non l’unico.
Alcuni esperti ritengono che avere più partner sessuali possa aumentare il rischio di vaginosi batterica, che è un tipo particolare di vaginite. Anche avere un partner sessuale di sesso femminile può aumentare il rischio di sviluppare la vaginosi batterica del 60%.
Gli operatori sanitari talvolta chiamano le infezioni da lievito e le infezioni batteriche infezioni sessualmente associate.
Le persone sessualmente attive tendono a contrarle con maggiore frequenza. Tuttavia, le infezioni non vengono necessariamente trasmesse da un partner all’altro durante i rapporti sessuali.
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Il medico effettuerà un esame fisico e chiederà informazioni sull’anamnesi, in particolare su eventuali precedenti infezioni sessualmente trasmissibili.
Solitamente effettuerà anche un esame pelvico per verificare la presenza di infiammazioni e perdite eccessive all’interno della vagina. A volte viene prelevato un campione di secrezione per determinare la causa dell’infiammazione.
La causa della vaginite può essere diagnosticata controllando l’aspetto del liquido vaginale, i livelli di pH vaginale, la presenza di ammine volatili (il gas che causa il cattivo odore) e la rilevazione al microscopio di cellule specifiche.
Il trattamento dipende dalla causa. Può includere steroidi topici a bassa potenza, applicati sulla pelle, antibiotici topici o orali, antimicotici o creme antibatteriche.
La vaginite batterica viene solitamente trattata con antibiotici, come il metronidazolo o la clindamicina.
I farmaci utilizzati per trattare un’infezione fungina includono il butoconazolo e il clotrimazolo.
Se una donna è incinta, deve assicurarsi che il suo medico lo sappia, perché la vaginite può avere effetti sul feto e perché alcune opzioni di trattamento potrebbero non essere adatte.
E’ possibile prevenire la vaginite adottando alcune accortezze:
Patologie di natura infiammatoria, metabolica, infettiva, allergica, autoimmunitaria vengono trattate presso il Biomedic Clinic & Research avvalendosi della Medicina Integrata. Ciò si traduce in un approccio personalizzato che prende in considerazione metodi diagnostici e terapeutici propri sia della medicina tradizionale che di quella naturale, al fine di occuparsi anche delle cause scatenanti di un determinato disturbo, riferite al singolo paziente.
Per la diagnosi ed il trattamento della vaginite è possibile effettuare un test biofisico completo, seguito da trattamenti di medicina integrata, i quali possono includere trattamenti biofisici, piano nutrizionale personalizzato e terapie di medicina naturale e/o tradizionale, in base a quanto emerso in fase di diagnosi.
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Le informazioni contenute in questo articolo non devono in alcun modo sostituire il rapporto dottore-paziente; si raccomanda al contrario di chiedere il parere del proprio medico prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio od indicazione riportata.
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