La roseola, nota come “sesta malattia”, è una malattia contagiosa causata da un virus.
Si presenta con febbre seguita da un’eruzione cutanea caratteristica. L’infezione di solito non è grave e in genere colpisce i bambini di età compresa tra 6 mesi e 2 anni.
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I sintomi più comuni di roseola sono improvvisi: febbre alta seguita da un’eruzione cutanea.
La febbre è considerata alta se la temperatura del bambino è compresa tra 38,8 e 40,5 ° C. Dura in genere 3-7 giorni. L’eruzione cutanea si sviluppa dopo che la febbre scompare, di solito entro 12-24 ore dal ritorno alla temperatura normale. L’eruzione cutanea è rosa e può essere piatta o sollevata. Di solito inizia sull’addome e poi si diffonde su viso, braccia e gambe. Questa eruzione cutanea caratteristica indica che il virus è alla fine del suo corso.
Una volta che il bambino è stato esposto al virus, potrebbero volerci tra 5 e 15 giorni prima che i sintomi si manifestino. Alcuni bambini hanno il virus ma non manifestano alcun sintomo evidente.
La roseola è spesso causata dall’esposizione al virus dell’herpes umano (HHV) di tipo 6. La malattia può anche essere causata da un altro virus dell’herpes, noto come herpes umano 7. Come altri virus, la roseola si diffonde attraverso piccole goccioline di liquido, di solito quando qualcuno tossisce, parla o starnutisce. Il periodo di incubazione della roseola è di circa 14 giorni. Ciò significa che un bambino con roseola che non ha ancora sviluppato sintomi può facilmente diffondere l’infezione ad altri. Focolai di roseola possono verificarsi in qualsiasi momento dell’anno.
Sebbene sia raro, gli adulti possono contrarre la roseola se non hanno mai avuto il virus da bambini. La malattia è generalmente più lieve negli adulti, ma essi possono trasmettere l’infezione ai bambini.
Chiama il pediatra se il bambino:
Inoltre, assicurati di contattare immediatamente il medico se il tuo bambino ha altre patologie gravi, in particolare una condizione che colpisce il sistema immunitario.
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A volte la roseola può essere difficile da diagnosticare perché i suoi sintomi imitano quelli di altre malattie comuni nei bambini. Inoltre, poiché la febbre viene e poi si risolve prima che appaia l’eruzione cutanea. Per questo la roseola viene di solito diagnosticata solo dopo che la febbre è scomparsa e il bambino si sente meglio.
Alcune persone confondono l’eruzione cutanea di roseola con l’eruzione cutanea del morbillo. Tuttavia, queste eruzioni cutanee sono nettamente diverse. L’eruzione del morbillo è rossa o bruno-rossastra. Di solito inizia sul viso e scende fino a coprire l’intero corpo. L’eruzione di roseola è di colore rosa o “rosato” e in genere inizia sull’addome prima di diffondersi su viso, braccia e gambe. I bambini con roseola in genere si sentono meglio una volta che appare l’eruzione cutanea. Mentre un bambino con il morbillo può ancora sentirsi male mentre l’eruzione cutanea è in corso.
Il bambino può tornare alle normali attività dopo che la febbre è scesa da almeno 24 ore e quando altri sintomi sono scomparsi. La roseola è contagiosa durante la fase della febbre, ma non più quando il bambino ha solo l’eruzione cutanea. Se qualcuno in famiglia ha la roseola, è importante lavarsi le mani frequentemente per prevenire la diffusione della malattia.
Puoi aiutare tuo figlio a riprendersi assicurandoti che riposi a sufficienza e rimanga idratato. La maggior parte dei bambini guarirà entro una settimana dai primi segni di febbre.
I bambini con la roseola in genere hanno una buona prospettiva e si riprenderanno senza alcun trattamento. La roseola può causare convulsioni febbrili in alcuni casi. In casi molto rari, la malattia può portare a gravi complicazioni, come:
La maggior parte dei bambini sviluppa anticorpi contro la roseola quando raggiungono l’età scolare, il che li rende immuni dall’infezione.
La roseola di solito scompare da sola. Non esiste un trattamento specifico per la malattia.
I medici non prescrivono farmaci antibiotici perché la malattia è causata da un virus. Gli antibiotici funzionano solo per il trattamento di malattie causate da batteri. Il medico potrebbe suggerire di somministrare al bambino medicinali da banco, come il paracetamolo o l’ibuprofene per ridurre la febbre e il dolore. Non somministrare aspirina ai bambini piccoli e in generale sotto i 16 anni. L’uso di questo medicinale è stato collegato alla sindrome di Reye, che è una condizione rara, ma a volte pericolosa per la vita. I bambini e gli adolescenti che si stanno riprendendo dalla varicella o dall’influenza, in particolare, non dovrebbero assumere aspirina.
È importante dare ai bambini con roseola liquidi extra, in modo che non si disidratino. In alcuni bambini o adulti con un sistema immunitario indebolito, i medici potrebbero prescrivere un farmaco antivirale come il Ganciclovir per il trattamento della roseola.
Sicura ed efficace, l’aloe vera è un ottimo modo per alleviare l’infiammazione, il rossore e il prurito associati a un’eruzione cutanea. Se non avete una pianta a casa da cui tagliare, acquistate un gel di aloe vera di alta qualità o una crema allo 0,5% di estratto di aloe. Applicare sulle aree interessate più volte al giorno.
Aggiungete una manciata di farina d’avena macinata a un bagno caldo, insieme a qualche goccia di olio essenziale di camomilla romana. Insieme, aiuteranno ad alleviare il disagio dell’eruzione cutanea mentre aiutano a ridurre l’infiammazione. La camomilla romana è un noto trattamento per eczemi, ferite e irritazioni generali della pelle, così come per le eruzioni cutanee.
Per alleviare l’irritabilità e l’ansia di un neonato o di un bambino malato, diffondete l’olio di lavanda. Potete anche aggiungerlo ai bagni o al burro di cacao per aiutare ad alleviare l’eruzione cutanea. La ricerca ha dimostrato che inalare l’olio essenziale di lavanda riduce lo stress e l’ansia. Quindi aggiungerlo al piano di trattamento della rosolia del vostro bambino può aiutarlo a rilassarsi.
Patologie di natura infiammatoria, metabolica, infettiva, allergica, autoimmunitaria vengono trattate presso il Biomedic Clinic & Research avvalendosi della Medicina Integrata. Ciò si traduce in un approccio personalizzato che prende in considerazione metodi diagnostici e terapeutici propri sia della medicina tradizionale che di quella naturale, al fine di occuparsi anche delle cause scatenanti di un determinato disturbo, riferite al singolo paziente.
Per la diagnosi ed il trattamento della sesta malattia o di possibili postumi è possibile effettuare un test biofisico completo, seguito da trattamenti di medicina integrata, i quali possono includere trattamenti biofisici, piano nutrizionale personalizzato e terapie di medicina naturale e/o tradizionale, in base a quanto emerso in fase di diagnosi.
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