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Il raffreddore è una malattia infettiva virale che colpisce il sistema respiratorio superiore. È la malattia infettiva più comune tra gli esseri umani.
La maggior parte dei raffreddori è causata da coronavirus o rinovirus. Il coronavirus che causa il raffreddore è diverso dal SARS-CoV-2, che causa il COVID-19.
Molti tipi di virus possono causare il raffreddore e il corpo umano non può mai sviluppare una resistenza a tutti. Ecco perché i raffreddori sono così comuni e spesso ritornano.
I virus che causano il raffreddore si trasmettono attraverso le goccioline presenti nell’aria e sulle superfici. Di solito il raffreddore dura circa 7-10 giorni.
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Quando una persona ha un virus del raffreddore, il suo sistema immunitario cerca di combatterlo. Questo provoca i sintomi che riconosciamo come raffreddore.
Le persone con un sistema immunitario indebolito possono sviluppare sintomi più gravi o un’infezione secondaria, come la polmonite. Se una persona sviluppa sintomi più gravi, deve rivolgersi a un medico.
I sintomi del raffreddore si sviluppano in fasi.
Uno dei primi stadi del raffreddore è solitamente il mal di gola. Ma possono essere anche presenti:
I sintomi sono di solito lievi durante la prima fase del raffreddore, per poi aumentare nei giorni successivi.
I sintomi possono aumentare e peggiorare durante la seconda fase del raffreddore, includendo:
Questa è la fase di picco del raffreddore. Di solito si verifica entro 2-3 giorni dall’insorgenza dei primi sintomi del raffreddore. In questa fase si può notare che il muco dal naso diventa bianco, verde o giallo.
Entro 7-10 giorni, le persone iniziano a riprendersi dal raffreddore. I sintomi iniziano ad attenuarsi e si inizia a sentirsi meglio. Si riacquista più energia e si è maggiormente in grado di svolgere le attività abituali.
Alcuni sintomi possono durare un po’ più a lungo, fino a 14 giorni, anche se dovrebbero continuare a migliorare entro questo periodo. Questi sintomi più duraturi possono includere:
La maggior parte di noi ha avuto un raffreddore, un’influenza o un’infezione sinusale (sinusite) in qualche momento della propria vita (alcuni più frequenti di altri). Durante questi episodi, a volte abbiamo sperimentato una riduzione temporanea o una perdita totale del senso dell’olfatto e del gusto.
I nervi responsabili dell’olfatto (chiamati anche nervi olfattivi) sono situati sul tetto della cavità nasale (in alto e in profondità nel naso). In caso di raffreddore, influenza o sinusite, il naso si gonfia e si riempie di muco. Il muco e il gonfiore nel naso impediscono all’odore (odorante) di raggiungere la parte superiore della cavità nasale. Di conseguenza, l’odore non raggiunge mai i nervi olfattivi e questi ultimi non vengono stimolati.
Quando l’infezione del naso o dei seni paranasali si risolve, il gonfiore e l’eccesso di muco si attenuano. L’odore è quindi in grado di raggiungere nuovamente le fibre del nervo dell’olfatto. In questo modo si riacquista il senso dell’olfatto.
Il senso del gusto (capacità di percepire la dolcezza, l’asprezza, l’amarezza, la salinità e l’umami*) è in realtà normale durante il raffreddore o l’infezione sinusale. Il cibo sembra “insapore” durante il raffreddore perché l’apprezzamento del sapore e dell’odore dei cibi deriva dalla capacità di sentire gli odori! Non è quindi la colpa delle papille gustative ma del naso chiuso.
*Umami – L’umami è il quinto gusto principale. Nel 2002 gli scienziati hanno identificato i recettori del gusto umami sulla lingua umana (accanto alle papille gustative di dolce, acido, amaro e salato). Ciò significa che l’umami è un gusto intrinseco universalmente apprezzato. In giapponese vuol dire “saporito”, ed è caratteristico del glutammato, un amminoacido presente in cibi altamente proteici, come carne e formaggio. L’umami è stato identificato per la prima volta dallo scienziato giapponese Dr. Kikunae Ikeda. Mentre gustava una ciotola di brodo di kelp, chiamato kombu dashi, notò che il sapore sapido si distingueva dai quattro gusti di base: dolce, acido, amaro e salato. Chiamò questo gusto aggiuntivo “umami”, che in giapponese significa letteralmente “essenza della delizia”. Ikeda scoprì che il gusto umami era attribuito al glutammato.
Oltre 200 diversi virus possono causare i sintomi del raffreddore, e i rinovirus sono responsabili della maggior parte di essi.
Quando un virus entra nell’organismo, il sistema immunitario cerca di combatterlo. In una persona con un sistema immunitario forte, i sintomi potrebbero non svilupparsi.
Tuttavia, se il sistema immunitario non riesce a combattere il virus, compaiono i sintomi dell’infezione.
Il raffreddore può colpire chiunque in qualsiasi periodo dell’anno, ma alcune persone, come i bambini piccoli o gli anziani, persone con un sistema immunitario indebolito, o chi è a stretto contatto con qualcuno raffreddato possono aumentare il rischio di contrarre il raffreddore.
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In generale, non è necessario rivolgersi al medico per un comune raffreddore. Tuttavia, se i sintomi peggiorano o non scompaiono, potrebbe essere il momento di rivolgersi al medico.
La maggior parte delle persone affette da un comune raffreddore può essere diagnosticata in base ai segni e ai sintomi. Se il medico sospetta un’infezione batterica o un’altra patologia, può ordinare una radiografia del torace o altri esami per escludere altre cause dei sintomi.
Non esiste una cura per il raffreddore, ma è possibile gestirne i sintomi.
Ecco alcuni consigli:
Esistono diversi rimedi naturali per il raffreddore. Alcuni, come bere limone caldo e miele, possono dare sollievo. Tuttavia, non tutti hanno prove scientifiche che ne confermino l’utilità.
In caso di complicazioni, il medico può prescrivere farmaci antivirali o antibiotici, a seconda del tipo di complicazione.
Patologie di natura infiammatoria, metabolica, infettiva, allergica, autoimmunitaria vengono trattate presso il Biomedic Clinic & Research avvalendosi della Medicina Integrata. Ciò si traduce in un approccio personalizzato che prende in considerazione metodi diagnostici e terapeutici propri sia della medicina tradizionale che di quella naturale, al fine di occuparsi anche delle cause scatenanti di un determinato disturbo, riferite al singolo paziente.
Per la diagnosi ed il trattamento del raffreddore, in particolare se si è soggetti ad infezioni frequenti, o si ha un sistema immunitario fragile, è possibile effettuare un test biofisico completo, seguito da trattamenti di medicina integrata, i quali possono includere dei trattamenti biofisici volti a potenziare il sistema immunitario e disinfiammare l’organismo, un piano nutrizionale personalizzato qualora vi siano predisposizioni alle infezioni causate da intolleranze o allergie che abbattono le naturali capacità immunitarie o creano di per sé stati infiammatori che stressano il sistema immunitario e terapie di medicina naturale e/o tradizionale, in base a quanto emerso in fase di diagnosi.
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Common colds: Protect yourself and others. (2020).
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Symptoms of coronavirus. (2020).
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Mayo Clinic – mayoclinic.org/diseases-conditions/common-cold/diagnosis-treatment/drc-20351611
Le informazioni contenute in questo articolo non devono in alcun modo sostituire il rapporto dottore-paziente; si raccomanda al contrario di chiedere il parere del proprio medico prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio od indicazione riportata.
