La psoriasi è una condizione autoimmune cronica che provoca il rapido accumulo di cellule della pelle.
Questo accumulo di cellule determina delle formazioni ispessite sulla superficie della pelle. L’infiammazione e il rossore attorno alle squame sono abbastanza comuni. Le squame psoriasiche tipiche sono argento-biancastro e si sviluppano sopra spesse macchie rosse. A volte, queste macchie si rompono e sanguinano. La psoriasi è il risultato di un processo accelerato di produzione della pelle. In genere, le cellule della pelle crescono in profondità nella pelle e lentamente salgono in superficie. Alla fine, cadono. Il ciclo di vita tipico di una cellula della pelle è di un mese. Nelle persone con psoriasi, questo processo di produzione può avvenire in pochi giorni. Per questo motivo, le cellule della pelle non hanno il tempo di cadere. Questa rapida sovrapproduzione porta all’accumulo di cellule. Le squame si sviluppano in genere su articolazioni, come gomiti e ginocchia.
La psoriasi può svilupparsi in qualsiasi parte del corpo, inclusi mani, piedi, collo, cuoio capelluto, viso.
Meno comuni sono le tipologie di psoriasi che colpiscono le unghie, la bocca e l’area intorno ai genitali. La psoriasi è comunemente associata a diverse altre condizioni, tra cui:
Compili il modulo per sottoporci, in via preliminare, la sua situazione.
La nostra equipe si riunirà per valutare il suo caso clinico, prendendo in esame anche eventuali analisi già in suo possesso che le chiediamo, se possibile, di allegare.
Le risponderemo quanto prima.
Esistono sei tipi di psoriasi:
La psoriasi a placche è il tipo più comune di psoriasi. L’American Academy of Dermatology (AAD) stima che circa l’80% delle persone con questa condizione abbia la psoriasi a placche. Provoca chiazze rosse e infiammate che coprono le aree della pelle. Le macchie sono spesso ricoperte da squame o placche argento-biancastre. Queste placche si trovano comunemente su gomiti, ginocchia e cuoio capelluto.
La lamina ungueale è la superficie dura che forma la parte superiore delle unghie. È fatta di cellule di cheratina. La psoriasi ungueale causa la perdita di cellule della lamina ungueale. Ciò si traduce in piccole cavità che si formano sulle unghie delle mani o dei piedi. Il numero di cavità varia da persona a persona. A volte l’unghia può separarsi dal letto ungueale, ovvero la pelle sotto la lamina dell’unghia. Questa separazione è chiamata onicolisi. Lascia uno spazio vuoto sotto l’unghia dove possono entrare i batteri causando infezioni che possono trasformare l’intera unghia di un colore scuro.
La psoriasi delle unghie, inizia con una macchia bianca o gialla sulla punta di un’unghia che, progredendo, andrà fino alla cuticola.
La psoriasi guttata è comune durante l’infanzia. Questo tipo di psoriasi provoca piccole macchie rosa. I siti più comuni per la psoriasi guttata includono il busto, le braccia e le gambe. Queste macchie sono raramente spesse o sollevate come la psoriasi a placche.
La psoriasi pustolosa è più comune negli adulti. Causa vesciche bianche piene di pus e ampie aree di pelle rossa e infiammata. La psoriasi pustolosa è tipicamente localizzata in aree più piccole del corpo, come mani o piedi, ma può essere diffusa.
La psoriasi inversa provoca aree luminose di pelle rossa, lucida e infiammata. Macchie di psoriasi inversa si sviluppano sotto le ascelle o il seno, all’inguine o intorno alle pieghe della pelle nei genitali.
La psoriasi eritrodermica è un tipo grave e molto raro di psoriasi. Questa forma copre spesso ampie sezioni del corpo contemporaneamente. La pelle sembra quasi bruciata dal sole. Le squame che si sviluppano spesso si sgretolano in grandi sezioni o fogli. Non è raro che una persona con questo tipo di psoriasi abbia la febbre o si ammali molto. Questo tipo può essere pericoloso per la vita, quindi è necessario consultare immediatamente un medico.
I sintomi della psoriasi differiscono da persona a persona e dipendono dal tipo di psoriasi. Le aree della psoriasi possono essere piccole come pochi fiocchi sul cuoio capelluto o sul gomito o coprire la maggior parte del corpo.
La psoriasi non è contagiosa. Non è possibile trasmettere questa malattia della pelle da una persona a un’altra. Se qualcuno tocca una lesione psoriasica di un’altra persona non svilupperà la malattia.
Non tutte le persone sperimenteranno tutti questi sintomi.
Alcune persone sperimenteranno sintomi completamente diversi se hanno un tipo meno comune di psoriasi.
La maggior parte delle persone con psoriasi attraversa “cicli” di sintomi.
La condizione può causare sintomi gravi per alcuni giorni o settimane, che successivamente possono risolversi ed essere quasi impercettibili. Però, dopo poche settimane o se aggravata da un comune innesco della psoriasi, la condizione può riaccendersi.
A volte, i sintomi della psoriasi scompaiono completamente. Quando non sono presenti segni attivi della condizione, questa potrebbe essere in “remissione”. Ciò non significa che la psoriasi non tornerà, ma per ora non presenta sintomi.
La letteratura medica non è chiara su ciò che provoca la psoriasi. Tuttavia, grazie a decenni di ricerca, si ha un’idea generale dell’esistenza di quattro fattori chiave: la genetica, il sistema immunitario, squilibri intestinali e alimentazione scorretta.
La psoriasi è una condizione autoimmune. Le condizioni autoimmuni sono il risultato dell’attacco da parte dell’organismo stesso. Nel caso della psoriasi, i globuli bianchi, noti come cellule T, attaccano erroneamente le cellule della pelle.
In un organismo in condizioni di salute i globuli bianchi vengono impiegati per attaccare e distruggere i batteri invasori e combattere le infezioni. Questo attacco errato provoca l’iperattività del processo di produzione delle cellule della pelle. La produzione accelerata delle cellule della pelle provoca lo sviluppo di nuove cellule troppo rapidamente. Queste vengono spinte sulla superficie della pelle, dove si accumulano. Ciò si traduce nelle placche tipicamente associate alla psoriasi e nelle aree rosse e infiammate.
Alcune persone ereditano geni che le rendono più predisposte a sviluppare la psoriasi. Se si ha un parente stretto con questa malattia della pelle, il rischio di sviluppare la psoriasi è maggiore. Tuttavia, la percentuale di persone che hanno la psoriasi dovuta ad una predisposizione genetica è bassa. Secondo la National Psoriasis Foundation (NPF) circa il 2-3% delle persone con il gene sviluppa la patologia.
La disbiosi intestinale può causare alcune malattie della pelle, tra cui la psoriasi (ma anche acne, dermatite atopica, e rosacea)
Sembra, infatti, che lo squilibrio intestinale tra microrganismi buoni e cattivi abbia uno stretto legame con le patologie croniche della pelle.
Alcuni tipi di disbiosi, per esempio un rapporto alterato fra Firmicutes e Bacteroidetes (le principali famiglie di batteri che compongono il microbiota intestinale), sono tipici della psoriasi e si correlano con la gravità della patologia cutanea.
L’obesità è una condizione patologica associata di frequente alla psoriasi e la relazione tra le due probabilmente è bidirezionale: l’obesità predispone alla psoriasi e la psoriasi favorisce l’obesità. L’infiammazione potrebbe essere un fattore comune tra le due condizioni patologiche.
Inoltre se, a causa di una scorretta alimentazione, intestino, fegato e reni non funzionano a dovere, possono portare ad un accumulo di tossine nel corpo; quest’ultimo, per eliminarle, ricorre pertanto alla pelle, che in questi casi è in grado di intervenire come soccorso.
Con alimentazione scorretta non si intende solamente una cattiva alimentazione (junk food), ma anche un’alimentazione scorretta per sé, per il proprio specifico organismo, spesso in maniera del tutto inconsapevole. Alcuni alimenti mal tollerati dall’organismo possano dare origine a sfoghi cutanei, sempre causati da un accumulo di tossine che in condizioni normali il nostro organismo dovrebbe espellere.
E’ quindi consigliabile, in caso si verifichino sfoghi sulla pelle, effettuare le opportune analisi su intolleranze e allergie alimentari o cutanee quanto prima, per evitare l’acutizzarsi del problema, qualora una di queste ne sia la causa.
La psoriasi può essere innescata da:
I fattori scatenanti più comuni per la psoriasi includono:
Lo stress insolitamente elevato può innescare una riacutizzazione. Imparando a ridurre e gestire lo stress, si possono ridurre e anche prevenire le riacutizzazioni.
L’uso eccessivo di alcol può innescare riacutizzazioni della psoriasi. Se si fa un uso eccessivo di alcol, i focolai di psoriasi possono essere più frequenti. Ridurre il consumo di alcol è intelligente anche per la propria pelle.
Un incidente, un taglio o un graffio possono innescare una riacutizzazione. Iniezioni, vaccini e scottature possono innescare un nuovo focolaio.
Alcuni farmaci sono considerati fattori scatenanti della psoriasi. Questi farmaci includono: litio, farmaci antimalarici, farmaci per la pressione alta.
La psoriasi è causata, almeno in parte, dal sistema immunitario che attacca erroneamente cellule della pelle sane. In presenza di una febbre o se si sta combattendo un’infezione, il sistema immunitario andrà in iperattività per combattere l’infezione. Questo potrebbe dare inizio ad un’altra riacutizzazione della psoriasi. Il mal di gola è un fattore scatenante comune.
Compili il modulo per sottoporci, in via preliminare, la sua situazione.
La nostra equipe si riunirà per valutare il suo caso clinico, prendendo in esame anche eventuali analisi già in suo possesso che le chiediamo, se possibile, di allegare.
Le risponderemo quanto prima.
Per diagnosticare la psoriasi possono essere necessari due tipi di esame.
La maggior parte dei medici è in grado di fare una diagnosi con un semplice esame fisico. I sintomi della psoriasi sono in genere evidenti e facili da distinguere da altre condizioni che possono causare sintomi simili. Durante questo esame, è importante mostrare al medico tutte le aree di interesse e informarlo se qualche membro della famiglia ha la patologia.
Se i sintomi non sono chiari o il medico desidera confermare la diagnosi sospetta, può prelevare un piccolo campione di pelle. Questa procedura è nota come biopsia. La pelle verrà inviata ad un laboratorio, dove verrà esaminata al microscopio. L’esame può diagnosticare il tipo di psoriasi, come pure escludere altri possibili disturbi o infezioni.
Il cibo non può curare la psoriasi, ma mangiare meglio potrebbe ridurne i sintomi. I seguenti cinque cambiamenti nello stile di vita possono aiutare ad alleviare i sintomi della psoriasi e ridurre le riacutizzazioni:
Perdere peso può anche rendere i trattamenti più efficaci. Non è chiaro come il peso interagisca con la psoriasi, quindi anche se i sintomi rimangono invariati, perdere peso fa comunque bene alla salute generale.
Riducendo l’assunzione di grassi saturi. Questi si trovano in prodotti animali come carni e latticini. Aumenta l’assunzione di proteine magre che contengono acidi grassi omega-3, come salmone, sardine e gamberi. Le fonti vegetali di omega-3 includono noci, semi di lino e semi di soia.
La psoriasi provoca infiammazione. Anche alcuni alimenti causano infiammazione. Adottare un’alimentazione bilanciata, equilibrata e soprattutto antinfiammatoria, è di aiuto nell’abbassare lo stato di squilibrio generale in cui si trova l’organismo in presenza della patologia.
E’ doveroso precisare che il vantaggio o lo svantaggio dell’assunzione o meno di determinati alimenti è soggettivo e qualsiasi regime alimentare si decida di seguire, è consigliabile effettuare delle analisi su possibili intolleranze ed allergie alimentari, poiché entrambe, di per sé, creano infiammazione e sono, come detto, soggettive.
In linea generale, ridurre o evitare di assumere i seguenti alimenti, migliora la sintomatologia:
Esistono tuttavia alcuni alimenti che, in qualsiasi caso, sono da considerarsi sconsigliati o addirittura vietati perché agiscono come allergeni:
Altri alimenti sono considerati a rischio, come:
Per quando riguarda la frutta e la verdura, si dovrebbero consumare moderatamente poiché possono essere tossici in dosi eccessive per chi soffre di psoriasi:
Il consumo di alcol può aumentare i rischi di una riacutizzazione. Sarebbe consigliato ridurlo o evitarlo completamente.
Alcuni medici preferiscono una dieta ricca di vitamine alle vitamine in forma di pillola. Tuttavia, anche chi mangia nel modo più sano potrebbe aver bisogno di aiuto per ottenere dei nutrienti adeguati. Si consiglia di chiedere al proprio medico se è consigliato assumere delle vitamine e quali, come supplemento alla dieta.
La vita con la psoriasi può essere una sfida, ma con l’approccio giusto è possibile ridurre le riacutizzazioni e vivere una vita sana e appagante. Una corretta alimentazione può aiutare notevolmente a far fronte al problema della psoriasi sia a breve che a lungo termine.
In precedenza abbiamo visto quali cibi è consigliato moderare o evitare. Vediamo qui quali sono gli alimenti che, al contrario, possono aiutare l’organismo a reagire meglio all’infiammazione.
Lo stress è un fattore scatenante per la psoriasi. Imparare a gestire e affrontare lo stress può aiutare a ridurre le riacutizzazioni e ad alleviarne i sintomi.
I trattamenti generalmente mirano a ridurre l’infiammazione e le squame, rallentare la crescita delle cellule della pelle e rimuovere le placche.
I trattamenti per la psoriasi rientrano in tre categorie:
Creme e unguenti applicati direttamente sulla pelle possono essere utili per ridurre la psoriasi da lieve a moderata. I trattamenti topici per la psoriasi includono: corticosteroidi topici, retinoidi topici, ditranolo (noto anche come antralina o cignolina), analoghi della vitamina D, acido salicilico idratante.
Le persone con psoriasi da moderata a grave, e quelle che non hanno risposto positivamente ad altri tipi di trattamento, potrebbero aver bisogno di usare farmaci per via orale o per iniezione. Molti di questi farmaci hanno gravi effetti collaterali. I medici di solito li prescrivono per brevi periodi di tempo. Questi farmaci includono: metotressato, ciclosporina, farmaci biologici (che hanno una notevole efficacia e riducono al contempo gli effetti collaterali – in Italia prescrivibili in forma gratuita in 156 centri PSOCARE), retinoidi.
Questo trattamento della psoriasi utilizza la luce ultravioletta (UV) o quella naturale. La luce solare uccide i globuli bianchi iperattivi che attaccano le cellule della pelle sane e causano la rapida crescita delle cellule. Sia la luce UVA che la luce UVB possono essere utili nel ridurre i sintomi della psoriasi da lieve a moderata.
La maggior parte delle persone con psoriasi da moderata a grave trarrà beneficio da una combinazione di trattamenti. Questo tipo di terapia utilizza più di uno dei vari tipi di trattamento per ridurre i sintomi. Alcune persone possono usare lo stesso trattamento per tutta la vita. Altre potrebbero dover cambiare i trattamenti di tanto in tanto se la loro pelle smette di rispondere a ciò che stanno usando.
In presenza di una psoriasi da moderata a grave – o se la psoriasi smette di rispondere ad altri trattamenti – il medico può prendere in considerazione un trattamento orale o da iniettare. I farmaci orali e iniettati più comuni usati per trattare la psoriasi includono:
Questa classe di farmaci modifica il sistema immunitario e previene le interazioni tra il sistema immunitario e le vie infiammatorie. Questi farmaci vengono iniettati o somministrati per infusione endovenosa.
I retinoidi riducono la produzione di cellule della pelle. Una volta che si smette di assumerli, i sintomi della psoriasi probabilmente si ripresenteranno. Gli effetti collaterali includono perdita di capelli e infiammazione delle labbra. Le donne in gravidanza o che potrebbero rimanere incinte entro i prossimi tre anni non dovrebbero assumere retinoidi a causa del rischio di possibili difetti alla nascita.
La ciclosporina impedisce la risposta del sistema immunitario. Questo può alleviare i sintomi della psoriasi, ma, indebolisce il sistema immunitario, quindi potrebbe essere più facile ammalarsi. Gli effetti collaterali includono problemi ai reni e ipertensione.
Come la ciclosporina, il metotrexato sopprime il sistema immunitario. Può causare meno effetti collaterali quando usato a basse dosi. Può causare gravi effetti collaterali a lungo termine. Gli effetti collaterali gravi comprendono danni al fegato e ridotta produzione di globuli rossi e bianchi.
Patologie di natura infiammatoria, metabolica, infettiva, allergica, autoimmunitaria vengono trattate presso il Biomedic Clinic & Research avvalendosi della Medicina Integrata. Ciò si traduce in un approccio personalizzato che prende in considerazione metodi diagnostici e terapeutici propri sia della medicina tradizionale che di quella naturale, al fine di occuparsi anche delle cause scatenanti di un determinato disturbo, riferite al singolo paziente.
Per la diagnosi ed il trattamento della psoriasi è possibile effettuare un test biofisico completo, seguito da trattamenti di medicina integrata, i quali possono includere trattamenti biofisici, piano nutrizionale personalizzato e terapie di medicina naturale e/o tradizionale, in base a quanto emerso in fase di diagnosi.
Compili il modulo per sottoporci, in via preliminare, la sua situazione.
La nostra equipe si riunirà per valutare il suo caso clinico, prendendo in esame anche eventuali analisi già in suo possesso che le chiediamo, se possibile, di allegare.
Le risponderemo quanto prima.
About psoriasis. (2018).psoriasis.org/about-psoriasis
Causes and triggers. (2018).psoriasis.org/about-psoriasis/causes
Could I have psoriasis? (n.d.).aad.org/public/diseases/scaly-skin/psoriasis/what-is-psoriasis/could-i-have-psoriasis
Elmets CA, et al. (2019). Joint AAD-NPF guidelines of care for the management and treatment of psoriasis with awareness and attention to comorbidities. DOI:10.1016/j.jaad.2018.11.058
Genes and psoriasis. (n.d.).psoriasis.org/research/genes-and-psoriatic-disease
Upala, S.; Sanguankeo, A., Effect of lifestyle weight loss intervention on disease severity in patients with psoriasis: A systematic review and meta-analysis, Int. J. Obes. (Lond.) 2015, 39, 1197–1202.
Carrascosa, J.M.; Rocamora, V.; Fernandez-Torres, R.M.; Jimenez-Puya, R.; Moreno, J.C.; Coll-Puigserver, N.; Fonseca, E., Obesity and psoriasis: Inflammatory nature of obesity, relationship between psoriasis and obesity, and therapeutic implications, Actas Dermosifiliogr. 2014, 105, 31–44.
Global report on psoriasis. (2016).apps.who.int/iris/bitstream/handle/10665/204417/9789241565189_eng.pdf;jsessionid=BAD34B195B8F8B3EF6358C7D5B2B355E?sequence=1
Guttate psoriasis. (n.d.).psoriasis.org/about-psoriasis/types/guttate
Kiraly-Liebendorfer A. (2018). Psoriasis and diet: Researchers examine the relationship between food and disease.psoriasis.org/advance/diet-psoriasis-research
Life with psoriasis. (n.d.).psoriasis.org/life-with-psoriasis
Mayo Clinic Staff. (2018). Psoriasis.mayoclinic.org/diseases-conditions/psoriasis/symptoms-causes/syc-20355840
Psoriatic arthritis. (2017).rheumatology.org/I-Am-A/Patient-Caregiver/Diseases-Conditions/Psoriatic-Arthritis
Pustular psoriasis. (n.d.).psoriasis.org/about-psoriasis/types/pustular
Rachakonda TD, et al. (2014). Psoriasis prevalence among adults in the United States. DOI:10.1016/j.jaad.2013.11.013
Slide show: Types of psoriasis. (2018).mayoclinic.org/diseases-conditions/psoriasis/multimedia/psoriasis-pictures/sls-20076486
What is psoriasis? (2017).niams.nih.gov/health_info/psoriasis/psoriasis_ff.asp
What is psoriasis? (n.d.).aad.org/public/diseases/scaly-skin/psoriasis/what-is-psoriasis
Le informazioni contenute in questo articolo non devono in alcun modo sostituire il rapporto dottore-paziente; si raccomanda al contrario di chiedere il parere del proprio medico prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio od indicazione riportata.
Cookie | Durata | Descrizione |
---|---|---|
cookielawinfo-checbox-analytics | 11 months | Questo cookie è impostato dal plug-in GDPR Cookie Consent. Il cookie viene utilizzato per memorizzare il consenso dell'utente per i cookie della categoria "Analitici". |
cookielawinfo-checbox-functional | 11 months | Questo cookie è impostato dal plug-in GDPR Cookie Consent. Il cookie viene utilizzato per memorizzare il consenso dell'utente per i cookie della categoria "Funzionali". |
cookielawinfo-checbox-others | 11 months | Questo cookie è impostato dal plug-in GDPR Cookie Consent. Il cookie viene utilizzato per memorizzare il consenso dell'utente per i cookie della categoria "Altri". |
cookielawinfo-checkbox-necessary | 11 months | Questo cookie è impostato dal plug-in GDPR Cookie Consent. Il cookie viene utilizzato per memorizzare il consenso dell'utente per i cookie della categoria "Necessari". |
cookielawinfo-checkbox-performance | 11 months | Questo cookie è impostato dal plug-in GDPR Cookie Consent. Il cookie viene utilizzato per memorizzare il consenso dell'utente per i cookie della categoria "Performance". |
viewed_cookie_policy | 11 months | Il cookie è impostato dal plug-in GDPR Cookie Consent e viene utilizzato per memorizzare se l'utente ha acconsentito o meno all'uso dei cookie. Non memorizza alcun dato personale. |
Cookie | Durata | Descrizione |
---|---|---|
uslk_in_service_time | Permanente | Il cookie è persistente. E' impostato da Google Tag Manager. Lo scopo è Statistiche. |
uslk_inital_url | permanente | Il cookie è persistente. E' impostato da Google Tag Manager. Scopo: Statistiche. |
uslk_page_impressions | permanente | Il cookie è persistente. E' impostato da Google Tag Manager. Scopo: Statistiche. |