Occhio di pernice

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occhio di pernice

L’occhio di pernice è un ispessimento della pelle molto simile al callo con il quale ha in comune la sintomatologia, ma generalmente è più piccolo e più rotondo e, a differenza dei calli, colpisce solo i piedi. Il nome deriva dal fatto che la zona interessata è circolare, bianca o rossa, con un punto più scuro al centro, che ricorda l’occhio di pernice. 

La maggior parte dei casi di occhio di pernice è dovuta al continuo e ripetuto sfregamento o all’eccessiva pressione sulla zona del piede interessata.

I dermatologi definiscono l’occhio di pernice come tiloma.

Il tiloma è un ispessimento circoscritto dello strato corneo dell’epidermide, con una sede tipica tra le dita dei piedi, che tende ad estendersi in profondità e, per questo, a causare dolore.

TIPI DI OCCHIO DI PERNICE

Ci sono due tipi di occhio di pernice:

L’occhio di pernice duro. È il tipo più comune. Ha le dimensioni di un pisello e ha, al centro, una specie di spina di cuoio. Di solito appare sul quinto dito del piede e causa dolore e gonfiore.

L’occhio di pernice molle. Di solito è biancastro e ruvido al tatto. Il sito di formazione più frequente è tra le dita dei piedi, dove c’è più umidità e tendenza a sudare.

L’occhio di pernice molle causa dolore e talvolta infezioni batteriche o fungine.

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SINTOMI DELL' Occhio di pernice

I sintomi tipici dell’occhio di pernice sono:

  • Dolore nella zona della pelle ispessita e dura
  • Difficoltà ad indossare le scarpe in generale
  • Difficoltà a camminare correttamente. Si tratta di un comportamento automatico da parte del paziente, per evitare di sentire dolore quando si cammina.
  • Difficoltà a stare in piedi per lunghi periodi. È una conseguenza del dolore al piede.

COMPLICAZIONI

Per le persone sane, l’occhio di pernice è generalmente privo di complicazioni.

Potrebbe invece essere fonte di complicazioni per chi soffre di una malattia come il diabete: un occhio di pernice in un diabetico, infatti, può dare origine a profonde ulcere e conseguenti infezioni.

La presenza di un’infezione comporta segni di infiammazione nella zona interessata, dolore acuto e produzione di pus.

QUANDO RIVOLGERSI AL MEDICO?

È bene che tutti i diabetici che sviluppano uno o più occhi di pernice vadano dal loro medico, per evitare che causino complicazioni.

QUANDO RIVOLGERSI A UNO SPECIALISTA?

È bene contattare uno specialista in malattie del piede – il cosiddetto podiatra o podoiatra – quando l’occhio di pernice è un problema particolarmente doloroso e/o ricorrente, nonostante tutti i trattamenti e rimedi appropriati.

CAUSE DELL'Occhio di pernice

Generalmente l’insorgenza dell’occhio di pernice è dovuta all’uso di scarpe inadeguate o scomode, come i tacchi. Questo problema, infatti, è dovuto a un continuo sfregamento o a una pressione eccessiva su una parte del piede.

FATTORI DI RISCHIO

Sono fattori di rischio dell’occhio di pernice:

  1. Indossare frequentemente scarpe con il tacco alto. Queste scarpe inducono lo sfregamento reciproco delle dita dei piedi. L’attrito causato dallo sfregamento è la causa dell’ispessimento della pelle caratteristico degli occhi di pernice.
  2. Non allacciare le scarpe. Camminare con le scarpe slacciate fa sì che i piedi scivolino all’interno delle scarpe e subiscano continui sfregamenti in uno o più punti.
  3. Avere piedi con una forma particolare o deformati. In queste situazioni, qualsiasi calzatura indossata può essere problematica.
  4. Avere piedi con ossa prominenti. La presenza di ossa prominenti implica che alcune parti del piede sfregano ripetutamente contro le pareti interne delle calzature indossate.
  5. Soffrire di una borsite al piede. In medicina, il termine “borsite” indica un’infiammazione di una borsa articolare (una sacca piena di liquido che risiede vicino a un’articolazione e offre a quest’ultima protezione e sostegno). La presenza di una borsite può complicare l’uso di alcune scarpe, che potrebbero comprimere una certa zona del piede.
  6. Soffrire di una condizione nota come dito a martello. L’alluce a martello è un problema articolare che può colpire non solo i piedi ma anche le mani. In entrambi i casi (sia che si tratti dei piedi che delle mani), il dito o le dita interessate assumono un aspetto piegato in corrispondenza dell’articolazione centrale.

Nel caso specifico dei piedi, la presenza di un dito a martello favorisce l’insorgenza degli occhi di pernice, poiché induce il ripetuto sfregamento delle dita colpite con le scarpe.

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DIAGNOSI DELL'Occhio di pernice

L’occhio di pernice è visibile a occhio nudo, quindi può essere diagnosticato con un semplice esame obiettivo.

Un aspetto molto importante della diagnosi dell’occhio di pernice è la ricerca delle cause scatenanti: la conoscenza di queste ultime permette di trattare il problema nel modo migliore e, possibilmente, di evitare che si ripresenti in futuro, una volta che il trattamento ha avuto luogo.

TRATTAMENTO DELL' Occhio di pernice

Il punto nodale del trattamento dell’occhio di pernice è l’eliminazione di ciò che causa il ripetuto sfregamento o l’eccessiva pressione a danno della zona del piede interessata.

Una volta che la causa o le cause sono state eliminate, potrebbero essere utili:

  • La rimozione per mano di un podiatra della zona cutanea ispessita e dolorosa.
  • L’uso di prodotti e rimedi per ridurre l’ispessimento cutaneo o per prevenire lo sfregamento/pressione nella zona interessata.
  • Applicazione di gel o liquidi all’acido salicilico.

 

RIMOZIONE DELL’OCCHIO DI PERNICE DA PARTE DEL PODOIATRA O DEL PODOLOGO

Per rimuovere l’occhio di pernice, il podoiatra o il podologo utilizzano una specie di scalpello affilato. In generale, la rimozione non è dolorosa, poiché la zona di pelle rimossa è priva di recettori del dolore (NB: le cellule degli strati cornei dell’epidermide sono cellule morte).

I medici e i podologi sconsigliano vivamente l’autoeliminazione degli occhi di pernice, poiché chi ricorre a questa soluzione potrebbe ferirsi e – in seguito alla ferita – sviluppare un’infezione.

PRODOTTI CONTRO L’ISPESSIMENTO

Tra i prodotti per la riduzione dell’ispessimento della pelle e tra i rimedi che impediscono lo sfregamento/pressione, ci sono:

  • Creme speciali reidratanti per la pelle ispessita, come le creme all’urea
  • Cerotti speciali protettivi.
  • Imbottiture speciali o solette morbide da applicare sulla zona interessata.
  • Tutori in silicone da applicare ai piedi e in grado di ridistribuire una pressione monolocalizzata ed eccessiva in più punti.

 

APPLICAZIONE DEI PRODOTTI ALL’ACIDO SALICILICO

I liquidi e i gel all’acido salicilico sono utili perché hanno un effetto ammorbidente contro lo strato corneo dell’epidermide che è un occhio di pernice o un callo.

La loro applicazione è indolore.

Attenzione: i liquidi e i gel di acido salicilico sono controindicati in presenza di diabete, arteriopatia periferica, neuropatia periferica, pelle particolarmente fragile, pelle screpolata o con ferite.

Il loro utilizzo in queste situazioni potrebbe causare danni alla pelle (ovviamente nel sito di applicazione) e alle strutture nervose e tendinee sottostanti.

RIMEDI NATURALI PER L’OCCHIO DI PERNICE

Oltre ai rimedi intuitivi, esistono anche i cosiddetti rimedi “della nonna” che ci permettono di curare l’occhio di pernice ed evitare che si ripresenti.

RIMEDI INTUITIVI

Tra i rimedi intuitivi sarebbe bene evitare di indossare scarpe scomode o che stressano il piede e iniziare a porsi domande sul nostro livello di igiene generale. Si può scegliere un sapone antibatterico per allontanare possibili irritazioni o infezioni. L’occhio di pernice non deve essere trattato con prodotti per calli.

Se il problema fosse legato all’appoggio del piede, è consigliabile andare a rivedere la postura in modo importante ed eventualmente prevedere esercizi specifici o programmare delle sedute da un posturologo.

RIMEDI DELLA NONNA

Tra i cosiddetti “rimedi della nonna” troviamo i pediluvi con acqua calda e sale bicarbonato, a cui si può aggiungere anche qualche goccia di olio essenziale di lavanda o limone. Il piede deve essere tenuto in ammollo per almeno 30 minuti per ammorbidire totalmente la zona interessata. Se si agisce delicatamente, si può usare una lima speciale per diminuire manualmente la protuberanza intorno al punto nero. In molti casi, si strofina anche un limone sulla zona interessata e si fanno impacchi di camomilla per un’ora o due.

Quando il dolore e il senso di calore aumentano, anche il gel di aloe funziona molto bene (se avete una piantina, prendetene una parte, dividetela nel mezzo ed estraete il gel). Deve essere applicato sulla zona interessata più volte al giorno perché ha proprietà rinfrescanti.

Un ottimo prodotto che dà molto sollievo è anche la tintura madre di calendula applicata per circa 20 minuti più volte al giorno.

Un vero rimedio della nonna è applicare uno spicchio d’aglio sull’occhio di pernice che funziona come antinfiammatorio naturale.

Infine, spesso nel caso dell’occhio di pernice si usa il comune perossido di idrogeno facendo un pediluvio con acqua calda e perossido di idrogeno e poi strofinando la pietra pomice o usando una lima per rimuovere l’ispessimento della pelle.

TRATTAMENTO DELLE CAUSE E DEGLI EFFETTI POSTURALI DELL'Occhio di pernice PRESSO IL BIOMEDIC

L’intervento da parte del nostro Centro può essere sia preventivo che per correggere, una volta che l’occhio di pernice sia stato rimosso, eventuali disturbi insorti a causa della difficoltà a camminare dovuta al dolore (qualora si fossero manifestati persistenti dolori osteo-articolari in altre parti del corpo).

Con una trentennale esperienza riguardo i disturbi causati da una cattiva postura, il Dipartimento di Fisioterapia e Posturologia del Biomedic Clinic & Research ha sviluppato dei programmi di ripristino del corretto appoggio dei piedi che possono consistere in poche sedute di trattamenti posturali e/o lo studio e la realizzazione di plantari personalizzati.

In presenza di una cattiva postura non solo i piedi appoggiano in modo scorretto e subiscono pressioni e sfregamenti innaturali, ma tutto il resto della struttura osteo-articolare è sbilanciata, causando dolori a schiena, cervicale, gambe, spalle, articolazioni, nervi e muscoli.

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Le informazioni contenute in questo articolo non devono in alcun modo sostituire il rapporto dottore-paziente; si raccomanda al contrario di chiedere il parere del proprio medico prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio od indicazione riportata.