La diverticolosi si verifica quando sulla parete interna dell’intestino si formano piccole sacche o sacchetti rigonfi. Queste sacche sono chiamate diverticoli. Più spesso, queste sacche si formano nell’intestino crasso (colon). Possono anche verificarsi nell’intestino tenue, anche se questo è meno comune.
La maggior parte dei diverticoli ha un diametro che varia da circa ¼ di centimetro a più di 2½ centimetri. Per ragioni poco chiare, alcuni diverticoli diventano molto grandi, fino a circa 15 centimetri di diametro.
La maggior parte delle persone con diverticoli non ha sintomi e scopre di averli solo dopo aver fatto un’esame per un altro motivo.
Quando i diverticoli sono asintomaci, si chiama diverticolosi.
Quando invece i diverticoli causano sintomi, come il dolore nella parte bassa della pancia, si chiama malattia diverticolare.
Se i diverticoli si infiammano o si infettano, causando sintomi più gravi, si chiama diverticolite.
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La maggior parte delle persone che hanno la diverticolosi non mostrano alcun segno. Quelli che lo fanno potrebbero avere:
Condizioni come la sindrome dell’intestino irritabile e l’ulcera peptica possono causare sintomi simili, quindi il medico vorrà effettuare tutti gli accertamenti necessari ad escludere la presenza di queste condizioni.
I medici non sono sicuri circa le cause. C’è chi ritiene che gli spasmi muscolari o lo sforzo (come quando si va in bagno) facciano aumentare la pressione nel colon e spingendo contro il rivestimento.
In passato, la maggior parte degli esperti pensava che non mangiare abbastanza fibre – che si trovano in molti frutti e verdure, cereali e fagioli – portasse alla diverticolosi. Ma studi recenti non hanno mostrato un chiaro legame tra la condizione e il consumo di fibre.
La diverticolosi è comune nelle persone oltre i 60 anni. Non si verifica spesso in chi ha meno di 30 anni. Gli esperti pensano che le sacche si sviluppino maggiormente con l’età. Negli uomini è più comune che nelle donne.
La ricerca mostra che la condizione potrebbe essere genetica. Questo significa che ha più probabilità di averla chi ha genitori o qualcuno dei fratelli o sorelle con questo disturbo.
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La maggior parte dei medici non rilevano casi di diverticolosi fino a quando non fanno uno screening per altre condizioni. Per esempio, le sacche potrebbero apparire in una colonscopia o in una radiografia.
La diagnosi potrebbe essere approfondita attraverso:
La storia medica del paziente, la dieta alimentare che segue, la salute generale, i farmaci che assume e la frequenza con cui va in bagno.
Nel corso della visita obiettiva potrebbe effettuare esame rettale digitale alla ricerca di sanguinamento, dolore o altri segni.
Richiederà dei test che potrebbero includere:
Questa condizione è molto più comune oggi che 100 anni fa. Molti medici credono che la nostra dieta moderna – caratterizzata da molti carboidrati raffinati e poche fibre – giochi il ruolo più importante nel verificarsi della malattia.
Altri possibili fattori di rischio includono:
Il consiglio più frequente è quello di seguire una dieta ricca di fibre. La fibra ammorbidisce le feci e aiuta a prevenire la stitichezza. Può anche aiutare a diminuire la pressione nel colon e a prevenire la comparsa della diverticolite.
Gli alimenti ad alto contenuto di fibre includono:
Fagioli e legumi
Crusca, pane integrale e cereali integrali come la farina d’avena
Riso integrale e selvatico
Frutta come mele, banane e pere
Verdure come broccoli, carote, mais e zucca
Pasta integrale
Se attualmente non hai una dieta ricca di fibre, dovresti aggiungerle gradualmente. Questo aiuta ad evitare il gonfiore e il disagio addominale. L’obiettivo è di mangiare da 25 a 30 grammi di fibre al giorno. Bere almeno 8 tazze di liquidi al giorno. I liquidi aiutano ad ammorbidire le feci. Anche l’esercizio fisico favorisce il movimento intestinale e aiuta a prevenire la stitichezza.
Quando il colon non è infiammato, mangiare popcorn, noci e semi come tollerato.
Le complicazioni più comuni sono
La diverticolite è un’infiammazione con o senza infezione di un diverticolo, che causa dolore addominale e può provocare una raccolta di pus (ascesso) intorno al diverticolo infiammato. Se si sviluppa un foro (perforazione) nel diverticolo, il liquido e i batteri possono fuoriuscire nell’addome e causare una condizione molto grave chiamata peritonite.
Un diverticolo può sanguinare nell’intestino. L’emorragia è indolore ma può essere pesante e provocare la fuoriuscita di sangue attraverso il retto (vedi Emorragia gastrointestinale). La maggior parte degli episodi di sanguinamento si ferma spontaneamente. Tuttavia, in alcune persone, i medici devono fare un’endoscopia o un intervento chirurgico per fermare l’emorragia. L’emorragia può essere abbastanza grave da richiedere una trasfusione di sangue.
Le persone che hanno diverticoli ma non hanno sintomi non hanno bisogno di trattamenti o cambiamenti nella loro dieta.
L’obiettivo del trattamento della diverticolosi nelle persone che hanno sintomi è di solito quello di ridurre gli spasmi intestinali, che si ottiene meglio mantenendo una dieta ad alto contenuto di fibre (che consiste di verdure, frutta e cereali integrali) e bevendo molti liquidi. L’aumento della massa nell’intestino crasso riduce gli spasmi, che a sua volta diminuisce la pressione sulle pareti dell’intestino crasso. Se una dieta ad alto contenuto di fibre da sola non è efficace, una dieta integrata quotidianamente con crusca che non si scioglie in acqua e non può essere digerita dal corpo o un agente di carica, come psyllium o metilcellulosa, può aiutare. Alle persone che soffrono di stitichezza possono essere dati anche lassativi che aumentano la massa nell’intestino crasso.
La maggior parte delle emorragie si ferma senza trattamento, ma se non lo fa, i medici spesso fanno una colonscopia per localizzare e coagulare (cauterizzare) l’area sanguinante con il calore o il laser, oppure iniettando la zona con un farmaco. In alternativa, i medici possono fare un’angiografia per fermare l’emorragia. Durante questa procedura, i medici passano un catetere nell’arteria che va al diverticolo sanguinante e poi iniettano materiale (un processo chiamato embolizzazione) o il farmaco vasopressina per ridurre il flusso di sangue al diverticolo sanguinante. Raramente, se il sanguinamento si ripete spesso o se la fonte del sanguinamento non può essere determinata, i medici possono fare un intervento chirurgico per rimuovere parte o tutto l’intestino crasso (una procedura chiamata colectomia).
Farmaci che aiutano ad alleviare i sintomi potrebbero includere la mesalazina.
Probiotici. La ricerca è ancora in corso su come i probiotici – batteri vivi che vivono nello stomaco e nell’intestino – possono aiutare a combattere i sintomi della diverticolosi. Yogurt e integratori sono buone fonti di probiotici.
Tuttavia, è importante controllare con il proprio medico prima di prendere integratori di qualsiasi tipo.
Noci e i semi
In passato, i medici pensavano che in presenza di diverticoliosi si dovessero evitare certi cibi. Questi includevano noci, semi come girasole e sesamo, e anche piccoli semi in frutta e verdura come cetrioli e fragole. Ma recenti ricerche hanno dimostrano che questi alimenti non danneggiano le persone con diverticolosi.
Patologie di natura infiammatoria, metabolica, infettiva, allergica, autoimmunitaria vengono trattate presso il Biomedic Clinic & Research avvalendosi della Medicina Integrata. Ciò si traduce in un approccio personalizzato che prende in considerazione metodi diagnostici e terapeutici propri sia della medicina tradizionale che di quella naturale, al fine di occuparsi anche delle cause scatenanti di un determinato disturbo, riferite al singolo paziente.
Per la diagnosi ed il trattamento della diverticolosi, sia asintomatica che sintomatica è possibile effettuare un test biofisico completo, seguito da trattamenti di medicina integrata, i quali possono includere trattamenti biofisici, piano nutrizionale personalizzato e terapie di medicina naturale e/o tradizionale, in base a quanto emerso in fase di diagnosi.
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National Institute of Diabetes and Digestive and Kidney Diseases: “Diverticulosis and Diverticulitis.”
American College of Gastroenterology: “Diverticulosis and Diverticulitis.”
American Society for Gastrointestinal Endoscopy: “Understanding Diverticulosis.”
Mayo Clinic: “Peptic Ulcer.”
Medline Plus: “Diverticulosis and Diverticulitis.”
Harvard Health Publications: “Preventing Diverticular Disease, from Harvard Men’s Health Watch.”
msdmanuals.com/home/digestive-disorders/diverticular-disease/diverticulosis-of-the-large-intestine
Le informazioni contenute in questo articolo non devono in alcun modo sostituire il rapporto dottore-paziente; si raccomanda al contrario di chiedere il parere del proprio medico prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio od indicazione riportata.
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