L’aerofagia si verifica quando si ingerisce molta aria, abbastanza da far ruttare frequentemente o causare male allo stomaco.
Potrebbe essere un’abitudine nervosa, ma potrebbe anche manifestarsi se si mangia, mastica o parla rapidamente.
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I sintomi più comuni dell’aerofagia sono:
Questi problemi possono durare 2 anni o più in alcune persone.
Il medico può aiutare la persona a capire cosa sta realmente succedendo.
L’eruttazione cronica può anche essere legata a un’infiammazione della mucosa gastrica o a un’infezione da Helicobacter pylori, il batterio responsabile di alcune ulcere gastriche. In questi casi, l’eruttazione è accompagnata da altri sintomi, come bruciore di stomaco o dolore addominale.
Il reflusso acido o la malattia da reflusso gastroesofageo (GERD) possono talvolta causare un’eruttazione eccessiva, favorendo un aumento della deglutizione.
Il modo in cui respiriamo, mangiamo e beviamo svolge un ruolo chiave nella formazione dell’aerofagia. Alcune cose che portano all’ingestione eccessiva di aria includono:
Potrebbero soffrire di aerofagia le persone che hanno l’apnea notturna e usano un dispositivo chiamato CPAP per aiutarle a respirare mentre dormono.
Una macchina CPAP fornisce una pressione dell’aria continua attraverso una maschera o un tubo. Se la pressione non è impostata correttamente o chi la indossa ha una congestione, è possibile ingerire troppa aria. Ciò si traduce in aerofagia.
Altre persone che potrebbero aver bisogno di respirazione assistita e correre un rischio maggiore di aerofagia includono quelle con malattia polmonare ostruttiva cronica (BPCO) e persone con alcuni tipi di insufficienza cardiaca.
Uno dei sintomi dell’intolleranza al lattosio è il gonfiore addominale. Verificare se siano presenti anche alcuni altri disturbi fra cui:
Anche l’intolleranza al fruttosio o la celiachia comportano distensione addominale e gonfiore, tra gli altri sintomi.
L’allergia al Solfato di Nichel (contenuto in moltissimi alimenti) ha i seguenti sintomi:
L’aerofagia potrebbe essere causata da un disturbo psicologico come l’ansia o la depressione.
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Poiché l’aerofagia condivide alcuni degli stessi sintomi con disturbi digestivi comuni come la malattia da reflusso gastroesofageo (GERD), sindrome dell’intestino irritabile, allergie alimentari e blocchi intestinali, il medico può prima verificare queste condizioni.
Se non viene rilevata alcuna condizione patologica dei problemi intestinali e i sintomi sono persistenti, il medico può effettuare la diagnosi di aerofagia patologica.
Sebbene l’aerofagia condivida con l’indigestione molti degli stessi sintomi – principalmente il disagio dell’addome superiore – si tratta di due distinti disturbi. Nello studio di Farmacologia Alimentare e Terapie, le persone con indigestione erano più propense a segnalare i seguenti sintomi rispetto a quelli che avevano l’aerofagia:
Quasi un quarto degli adulti e circa il 7% dei bambini soffre di aerofagia.
– Ogni sospiro significa una deglutizione d’aria. Cercate di accorgervi dei sospiri per poterli interrompere. Espirate appena prima di deglutire.
– Piuttosto che sorseggiare o trangugiare i liquidi, bevete lentamente e tenete il labbro superiore immerso inclinando il bicchiere.
– Lasciate raffreddare le bevande molto calde prima di berle. Altrimenti, consapevolmente o meno, aspirerete aria per raffreddarle.
– Moderare l’assunzione non solo di bibite gassate e altre bevande gassate, ma anche di cibi e bevande con aria (per esempio, frullati e panna).
Alcuni medici possono prescrivere farmaci come il simeticone e il dimeticone per ridurre la formazione di gas nell’intestino, ma non c’è molto in termini di terapia farmacologica per il trattamento dell’aerofagia.
Se il reflusso acido o il bruciore di stomaco fanno deglutire più frequentemente, gli antiacidi possono aiutare ed è consigliabile intraprendere delle azioni terapiche verso queste cause.
Patologie di natura infiammatoria, metabolica, infettiva, allergica, autoimmunitaria vengono trattate presso il Biomedic Clinic & Research avvalendosi della Medicina Integrata. Ciò si traduce in un approccio personalizzato che prende in considerazione metodi diagnostici e terapeutici propri sia della medicina tradizionale che di quella naturale, al fine di occuparsi anche delle cause scatenanti di un determinato disturbo, riferite al singolo paziente.
Per la diagnosi delle cause ed il trattamento dell’aerofagia (e della causa) è possibile effettuare un test biofisico completo, seguito da trattamenti di medicina integrata, i quali possono includere trattamenti biofisici, piano nutrizionale personalizzato e terapie di medicina naturale e/o tradizionale, in base a quanto emerso in fase di diagnosi.
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webmd.com/digestive-disorders/what-is-aerophagia
healthline.com/health/aerophagia
Le informazioni contenute in questo articolo non devono in alcun modo sostituire il rapporto dottore-paziente; si raccomanda al contrario di chiedere il parere del proprio medico prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio od indicazione riportata.
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