Derivati dagli Omega3: docosaesaenoico (DHA), Eicosapentaenoico (EPA); derivati dagli Omega 6: Acido Gamma linoleico (GLA), Acido diomo-gamma-linoleico (DGLA), Acido arachidonico (AA). L’aggettivo “semiessenziale” è stato attribuito perché l’introduzione con gli alimenti di questi acidi grassi, sintetizzabili dall’organismo, è in grado di bypassare le insufficienze metaboliche. Questo è il motivo per cui il pesce e l’olio di pesce, ricchi di acidi grassi semiessenziali della serie omega 3, sono considerati una fonte migliore rispetto all’olio e ai semi di lino, più ricchi del loro precursore (acido grasso essenziale – acido alfa linolenico). Va detto, inoltre, che l’importanza metabolica degli acidi grassi semiessenziali è maggiore rispetto a quella dei loro precursori, sono infatti essi stessi precursori di sostanze fondamentali per la salute dell’organismo.

Etimo: composto di semi- ed essenziale; dal latino semi- affine al greco ἡμι-, ‘metà’. È il primo elemento di numerose parole composte derivate dal latino o formate modernamente, in cui significa ‘mezzo, a metà, per metà’ o ‘in parte, parzialmente, quasi’; essenziale dal latino tardo essentialis, deriva di essentia ‘essenza’.

Rapporto ω6/ω3 in alcuni oli di uso comune

Olio di semi di lino

1:4

Olio di colza

2:1

Olio di canapa

3:1

Olio di soia

8:1

Olio di oliva

9:1

Olio di germe di grano

10:1

Olio di arachidi

62:1

Olio di girasole

71:1