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Il termine abulia è composto dal prefisso privativo (a-) e da (boulè) che significa «volontà», e significa letteralmente “mancanza di volontà). Mentre apatia deriva dalla parola greca “pathos”, che significa passione o emozione. L’apatia è una mancanza di quelli.
Ma non è la stessa cosa della depressione, anche se può essere difficile distinguere le due condizioni. Provare disinteresse verso la vita è comune in entrambe le condizioni. Non è nemmeno tristezza o rabbia. Invece di provare queste emozioni, non si prova quasi niente. Le cose che rendevano la persona felice non la eccitano più. Non si sente più motivato a raggiungere i propri obiettivi.
Ognuno perde interesse per alcune cose in un momento o nell’altro, ma quando succede in modo generalizzato, può influenzare le relazioni, il lavoro e la capacità di godersi la vita.
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Per essere considerata abulia, i sintomi devono essere abbastanza gravi o verificarsi abbastanza spesso da influire sulla vita sociale, sul lavoro o su altre parti della vita. E non possono essere dovuti a droghe, alcol o altre sostanze che la persona assume.
A volte è probabile che gli adolescenti provino apatia. Di solito passa col tempo. Tuttavia, il distacco emotivo e l’apatia a lungo termine non sono normali negli adolescenti.
È spesso uno dei primi sintomi della malattia di Alzheimer e di altre forme di demenza, che danneggiano il cervello. Fino al 70% delle persone con demenza ha questa perdita di interesse.
L’apatia può anche essere un sintomo di altri disturbi cerebrali, come:
Altre condizioni in cui può essere presente l’apatia includono:
Le fistole artero-venose durali (DAVF) sono connessioni anomale tra un’arteria e una vena nella dura copertura del cervello o del midollo spinale (dura madre). Passaggi anormali tra arterie e vene (fistole artero-venose) possono verificarsi nel cervello, nel midollo spinale o in altre aree del corpo.
Gli AVF durali si verificano in età avanzata e in genere non vengono trasmessi geneticamente: i bambini non hanno maggiori probabilità di sviluppare un DAVF semplicemente perché il loro genitore le ha.
Sebbene alcuni DAVF derivino da cause identificabili, si ritiene che i DAVF che coinvolgono grandi vene cerebrali di solito si sviluppano a causa del restringimento o del blocco di uno dei seni venosi del cervello, che normalmente indirizzano il sangue circolato dal cervello al cuore.
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Mentre l’apatia può essere difficile da diagnosticare e trattare, ci sono modi per gestirla. Alcune persone con malattia di Alzheimer si sentono più motivate quando assumono farmaci chiamati inibitori della colinesterasi, come donepezil (Aricept), galantamina (Razadyne) o rivastigmina (Exelon). Gli antidepressivi non sembrano aiutare e possono persino peggiorare l’apatia.
E’ possibile anche provare questi suggerimenti per aiutare a gestire l’apatia:
Patologie di natura infiammatoria, metabolica, infettiva, allergica, autoimmunitaria vengono trattate presso il Biomedic Clinic & Research avvalendosi della Medicina Integrata. Ciò si traduce in un approccio personalizzato che prende in considerazione metodi diagnostici e terapeutici propri sia della medicina tradizionale che di quella naturale, al fine di occuparsi anche delle cause scatenanti di un determinato disturbo, riferite al singolo paziente.
Per la diagnosi ed il trattamento dell’abulia è possibile effettuare un test biofisico completo, seguito da trattamenti di medicina integrata, i quali possono includere trattamenti biofisici, piano nutrizionale personalizzato e terapie di medicina naturale e/o tradizionale, in base a quanto emerso in fase di diagnosi.
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webmd.com/mental-health/what-is-apathy#1
Le informazioni contenute in questo articolo non devono in alcun modo sostituire il rapporto dottore-paziente; si raccomanda al contrario di chiedere il parere del proprio medico prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio od indicazione riportata.
