Aspartame – effetti neurocomportamentali?

l'aspartame causa effetti neurocomportamentali. Sarebbe bene non assumerlo

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Possibili effetti dell'uso eccessivo... L'aspartame è ampiamente utilizzato nei prodotti confezionati, in particolare quelli etichettati come alimenti "dietetici". Gli ingredienti dell'aspartame sono l'acido aspartico e la fenilalanina. Entrambi sono aminoacidi naturali.

QUALI POSSONO ESSERE GLI EFFETTI DELL’ASSUNZIONE DI ASPARTAME?

L’aspartame è uno dei dolcificanti artificiali più popolari disponibili sul mercato. In effetti, è probabile che molti di noi abbiano consumato una bevanda dietetica contenente aspartame nelle ultime 24 ore.

CHE COS’E’ L’ASPARTAME?

L’aspartame è ampiamente utilizzato nei prodotti confezionati, in particolare quelli etichettati come alimenti “dietetici”.

Gli ingredienti dell’aspartame sono l’acido aspartico e la fenilalanina. Entrambi sono aminoacidi naturali.

Quando il nostro corpo elabora l’aspartame, una parte di esso viene scomposta in metanolo.

Anche il consumo di frutta, succhi di frutta, bevande fermentate e alcune verdure contiene o provoca la produzione di metanolo. Il metanolo è tossico in grandi quantità, ma anche quantità minori possono essere preoccupanti quando combinate con metanolo libero poiché l’assorbimento si somma. Una valutazione dell’EPA (Enviromental Protection Agency – Agenzia per la protezione ambientale – USA) sul metanolo dichiara che il metanolo “viene considerato un veleno ad accumulo, grazie al bassissimo tasso di escrezione una volta assorbito.

Il metanolo libero è presente in alcuni alimenti e viene creato anche quando l’aspartame viene riscaldato oltre i 30 gradi. Il metanolo libero consumato regolarmente può essere un problema perché si decompone in formaldeide, un noto cancerogeno e neurotossina, nel corpo.

Il dott. Alan Gaby, MD, nel 2007 ha riferito su Alternative Medicine Review che l’aspartame trovato in prodotti commerciali o bevande riscaldate può essere un fattore scatenante delle crisi convulsive e deve essere valutato in caso di difficoltà nella gestione delle crisi convulsive.

PRODOTTI CHE CONTENGONO ASPARTAME

Ogni volta che un prodotto è etichettato “senza zucchero”, ciò significa che ha un dolcificante artificiale al posto dello zucchero. Sebbene non tutti i prodotti senza zucchero contengano aspartame, è ancora uno dei dolcificanti più popolari. È ampiamente disponibile in numerosi prodotti confezionati. L’aspartame è spesso etichettato come contenente fenilalanina.

Alcuni esempi di prodotti contenenti aspartame includono:

  • bevande dietetiche
  • gelato senza zucchero
  • succo di frutta a basso contenuto calorico
  • gomme da masticare
  • Yogurt
  • caramelle senza zucchero
  • L’uso di altri dolcificanti può aiutare a limitare l’assunzione di aspartame. Tuttavia, se si vuole evitare del tutto l’aspartame, bisognerà anche assicurarsi di verificarne la presenza nei prodotti confezionati.

MA ALLORA PERCHE’ VIENE UTILIZZATO?

L’ASPARTAME E’ UFFICIALMENTE APPROVATO (…LA MEDAGLIA)

Numerose agenzie di regolamentazione e organizzazioni legate alla salute hanno approvato l’aspartame:

Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti

Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura

Organizzazione mondiale della Sanità

American Heart Association

American Dietetic Association

Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA)

MA (…IL ROVESCIO DELLA MEDAGLIA)

Sebbene l’aspartame sia stato effettivamente approvato dalla FDA, l’Organizzazione per la Difesa dei Consumatori degli Stati Uniti (Center for Science in the Public Interest) ha citato numerosi studi che suggeriscono problemi con il dolcificante.

Ne abbiamo consultato uno.

STUDIO SUGLI EFFETTI NEUROCOMPORTAMENTALI DEL CONSUMO DI ASPARTAME

Uno studio sugli effetti neurocomportamentali del consumo di aspartame pubblicato sull’US National Library of Medicine National Institutes of Health nel giugno 2014 – condotto dalla Dottoressa Glenda N. Lindseth, Professore del Dipartimento infermieristico della Nursing University del North Dakota Grand Forks con altri colleghi, che si riassume come segue:

Le raccomandazioni accettabili sull’assunzione giornaliera della FDA e dell’EFSA sono:

FDA: 50 milligrammi di aspartame per chilogrammo di peso corporeo

EFSA: 40 milligrammi di aspartame per chilogrammo di peso corporeo

Pertanto:

Una persona che pesa 60 kg potrebbe assumere secondo la FDA  3.000 mg di aspartame, secondo la EFSA 2.400 mg.

Lo studio condotto ha utilizzato la metà del massimo stabilito dalla FDA, ovvero 25mg per chilo, prendendola in esame come una dieta ad alto contenuto di aspartame.

Adulti sani che hanno consumato una dieta ad alto contenuto di aspartame preparata dallo studio (25 mg / kg di peso corporeo / giorno) per 8 giorni e una dieta a basso contenuto di aspartame (10 mg / kg di peso corporeo / giorno) per 8 giorni, con una durata di 2 settimane, sono stati esaminati in base alle differenze relative al soggetto riguardo a cognizione, depressione, umore e mal di testa.

Il gruppo destinato al consumo di una dieta alto contenuto di aspartame doveva assumere quotidianamente:

A colazione – succo di frutta senza zucchero = 295 ml ovvero un bel bicchiere pieno = 116mg aspartame +  yogurt senza zucchero 236ml quasi 2 vasetti da 125 ml = 160mg aspartame.

A pranzo – gelatina senza zucchero 118ml= 100mg aspartame + limonata senza zucchero 355 ml (circa 1 bicchiere e mezzo) = 120mg aspartame

A merenda – una diet soda (591 ml più di 1 lattina da 330 ml) = 325mg aspartame

A cena – 2 cucchiai di gelato senza zucchero (118ml) = 100 mg aspartame + 1 punch alla frutta dietetico (354 ml) = 120 mg aspartame + un’altra bevanda dietetica da 591 ml = 325mg aspartame

TOTALE IN UN GIORNO: 1.364 MG DI ASPARTAME

Le bevande erano un componente importante della dieta in studio e includevano acqua o bevande non caloriche con caffeina controllata e bevande contenenti energia (chilocalorie) come succhi e latte. Per evitare effetti confondenti, l’assunzione di caffeina è stata controllata. Gli individui con una storia di assunzione moderata di caffeina non consumavano più di 100 mg di caffeina al giorno. I partecipanti potevano consumare quanta più acqua desideravano. Tutta l’assunzione di acqua e bevande è stata misurata e registrata al decimo di ml più vicino.

Alimenti e bevande sono stati serviti ai partecipanti da un membro del team di ricerca. Ai partecipanti è stato chiesto di consumare tutti gli alimenti e le bevande forniti. È stata sottolineata l’importanza di una rigorosa conformità nel consumo di soli cibi e bevande in studio.

I test di cognizione, depressione e umore (irritabilità) sono stati eseguiti entro 2 ore dal consumo dell’ultimo pasto di studio di ciascuna sessione di trattamento dietetico. Il test cognitivo è stato somministrato da uno psicologo clinico e completato in una silenziosa sala prove. I sintomi di potenziali malattie sono stati valutati dal ricercatore infermiere durante tutto il programma di trattamento, quindi eventuali fattori di interazione non sarebbero confusi con gli effetti dell’aspartame.

 

CONCLUSIONI DELLO STUDIO:

L’assunzione di aspartame ha influenzato alcuni aspetti delle prestazioni neurocomportamentali. L’orientamento spaziale era più debole e l’irritabilità e la depressione erano più frequenti dopo un consumo elevato di aspartame rispetto al basso consumo di aspartame. Inoltre, sette partecipanti hanno sperimentato condizioni neurocomportamentali clinicamente significative a seguito del più alto livello di consumo di aspartame. Una dieta ricca di aspartame non ha influenzato la memoria di lavoro o il mal di testa.

 

ESTRATTI:

“I partecipanti erano significativamente più depressi dopo aver consumato la dieta ad alto contenuto di aspartame rispetto a quando consumavano la dieta a basso contenuto di aspartame”.

“Dopo aver consumato la dieta ad alto contenuto di aspartame, tre dei 28 partecipanti (soggetti diversi da quelli che avevano sperimentato una delle due forme di compromissione cognitiva) avevano un punteggio di depressione superiore a 49, indicando una depressione clinica da lieve a moderata. Dopo aver consumato la dieta a basso contenuto di aspartame, tutti e 28 i partecipanti presentavano punteggi nella scala della depressione nell’intervallo normale.

“I punteggi dei partecipanti hanno mostrato significativamente più irritabilità dopo aver consumato la dieta ad alto contenuto di aspartame.”

“Solo un partecipante ha riportato mal di testa; non è stata stabilita alcuna differenza nell’incidenza del mal di testa tra i periodi di assunzione di aspartame alto e basso.”

 
ANNOTAZIONI IN CALCE ALLO STUDIO:

Tuttavia, poiché ci sono relativamente pochi studi clinici sugli aspetti neurocomportamentali del consumo a breve termine di aspartame e i risultati di questi sono contrastanti, sono giustificate ulteriori ricerche per valutare la sicurezza del consumo di aspartame e le sue implicazioni per la salute.

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Patologie di natura infiammatoria, metabolica, infettiva, allergica, autoimmunitaria vengono trattate presso il Biomedic Clinic & Research avvalendosi della Medicina Integrata. Ciò si traduce in un approccio personalizzato che prende in considerazione metodi diagnostici e terapeutici propri sia della medicina tradizionale che di quella naturale, al fine di occuparsi anche delle cause scatenanti di un determinato disturbo, riferite al singolo paziente. 

Le informazioni contenute in questo articolo non devono in alcun modo sostituire il rapporto dottore-paziente; si raccomanda al contrario di chiedere il parere del proprio medico prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio o indicazione riportata.

Si dichiara che il presente messaggio è diramato nel rispetto delle linee guida inerenti l’applicazione degli art. 55-56-57 del Codice di Deontologia Medica.

Autore: Alessia Panizza

Revisione scientifica e correzione a cura del Dr. Roberto Cestari (medico chirurgo, Direttore Sanitario Biomedic Clinic & Research).

Adattamento e Pubblicazione a cura della Redazione del Biomedic Clinic & Research

US National Library of Medicine National Institutes of Health – documento PMC5617129