Home / Medicina Specialistica / Analisi di Laboratorio / Sintomi di problemi intestinali – i test diagnostici e genetici / Irritabilità intestinale – i test diagnostici specifici
L’irritabilità intestinale, nota come Sindrome dell’intestino irritabile o definita anche colon spastico, colon irritabile, colite mucosa e colite spastica, rappresenta un gruppo di sintomi intestinali che si verificano generalmente insieme e si presenta tipicamente con un fastidio o un dolore addominale, che migliora dopo l’evacuazione. I sintomi variano in gravità e durata da persona a persona. Tuttavia, durano almeno tre mesi per almeno tre giorni al mese.
I sintomi della Sindrome dell’intestino irritabile includono in genere:
Non è raro che si manifestino sia episodi di stitichezza che di diarrea.
I sintomi non sono sempre persistenti. Possono risolversi per poi tornare.
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L’Inflora Scan è un test completo per la valutazione del microbiota, dello stato infiammatorio dell’intestino, delle capacità digestive e della permeabilità intestinale.
Profilo innovativo che riporta con assoluta precisione la composizione di TUTTE le famiglie di batteri presenti a livello intestinale.
Un’analisi molecolare di assoluta precisione che quantifica una selezione dei principali batteri associati a disturbi gastrointestinali.
L’intestino è quotidianamente soggetto ad un lieve grado di infiammazione, dovuto alla presenza di batteri che mantengono attiva l’immunità al proprio interno; il problema sorge quando il grado di infiammazione intestinale aumenta al punto tale da portare all’insorgenza di patologie infiammatorie intestinali croniche.
Nell’Inflammation Check è possibile rilevare e quantificare eventuali processi infiammatori a carico della mucosa intestinale.
Il Patho Flora Check è un esame che permette di identificare la presenza, all’interno dell’intestino, di microorganismi diversi da quelli normalmente presenti (flora batterica), che sono in grado di provocare una malattia (germi patogeni).
Questo test permette di individuare con elevata sensibilità e specificità la possibile positività alla celiachia, mentre, in caso di esito negativo a questa, attraverso il dosaggio di altri due marker permette di valutare un fondato sospetto di sensibilità al glutine, una condizione che riguarda persone che soffrono di disturbi intestinali e non solo, legati all’assunzione di glutine, ma che non sono né celiache, né allergiche al frumento.