Home / Medicina Specialistica / Analisi di Laboratorio / Gastroenterologia – i test diagnostici e genetici specifici
Una serie di test diagnostici e genetici per individuare le cause dei disturbi gastroenterologici.
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L’Inflora Scan è un test completo per la valutazione del microbiota, dello stato infiammatorio dell’intestino, delle capacità digestive e della permeabilità intestinale.
Il Pro-flora Check è un’analisi microbiologica che permette di valutare la presenza di uno squilibrio del microbiota intestinale con un metodo diretto, che si basa sulla coltura dei microorganismi che abitano fisiologicamente l’intestino e concorrono all’assorbimento e alla digestione dei cibi consumati.
Il Dysbio Check rileva la presenza nelle urine di due metaboliti del triptofano, denominati Indicano e Scatolo, che permettono di verificare l’eventuale presenza di alterazioni a carico della flora batterica intestinale.
Profilo innovativo che riporta con assoluta precisione la composizione di TUTTE le famiglie di batteri presenti a livello intestinale.
Un’analisi molecolare di assoluta precisione che quantifica una selezione dei principali batteri associati a disturbi gastrointestinali.
Dal momento che gli acidi grassi sono i costituenti fondamentali delle membrane cellulari, valutare l’assetto lipidico delle membrane e rilevare la loro composizione permette di capire lo stato di salute generale delle cellule e quindi dell’intero organismo.
Il Lipidomic Profile è uno strumento con cui valutare la relazione tra lo stato di salute generale dell’organismo e lo stile di vita, allo scopo di attuare, mediante l’alimentazione e l’integrazione, una prevenzione mirata di possibili scompensi.
Prevenzione è la parola chiave, e il Cardio Omega Test è quanto di più avanzato la scienza possa oggi offrire, perché si basa su un recente settore di ricerca, la lipidomica, che si è rapidamente affermato con l’aumento delle conoscenze sul ruolo svolto dai lipidi in numerose patologie, fra cui le malattie cardiovascolari.
Il Parasitology Check è un esame utile per la diagnosi di parassitosi intestinale, che si manifesta con diarrea, crampi, occlusione intestinale, dimagrimento, anemia. L’esame viene effettuato attraverso la ricerca nelle feci dei parassiti e delle loro uova.
Una corretta permeabilità intestinale previene l’insorgenza di intolleranze alimentari e carenze nutrizionali. La permeabilità intestinale è compromessa nei soggetti con infiammazioni intestinali. In caso di eccessiva permeabilità intestinale, microrganismi, tossine e antigeni potrebbero penetrare nei tessuti, generando processi infiammatori.
Il Permeability Check permette di valutare l’integrità della barriera intestinale e la permeabilità intestinale.
L’intestino è quotidianamente soggetto ad un lieve grado di infiammazione, dovuto alla presenza di batteri che mantengono attiva l’immunità al proprio interno; il problema sorge quando il grado di infiammazione intestinale aumenta al punto tale da portare all’insorgenza di patologie infiammatorie intestinali croniche.
Nell’Inflammation Check è possibile rilevare e quantificare eventuali processi infiammatori a carico della mucosa intestinale.
In caso di disbiosi, intolleranze alimentari e infiammazioni intestinali, il nostro apparato digerente non è in grado di metabolizzare al meglio gli alimenti.
Il Digestion Check permette di testare prodotti della digestione e dell’assorbimento intestinale, valutandone il corretto funzionamento, nonché determinando la funzionalità pancreatica.
Attraverso il prelievo di un tambone buccale, può essere effettuato il Test genetico per l’intolleranza al lattosio.
L’intolleranza al lattosio è l’incapacità di digerire correttamente il lattosio che è lo zucchero contenuto nel latte ed è dovuta ad una insufficiente presenza dell’enzima lattasi. Il disturbo, che si stima oggi interessi almeno il 40% degli italiani, può essere di origine genetica, e dunque comparire già dall’infanzia, oppure manifestarsi in età adulta.
Anche tra i cibi quotidiani, in apparenza graditi e innocui, si possono nascondere alimenti verso i quali il nostro corpo ha sviluppato le cosiddette intolleranze alimentari: si tratta di reazioni i cui sintomi sono legati all’accumulo di sostanze non tollerate dall’organismo e che compaiono con un certo ritardo rispetto all’assunzione del cibo, per questo non è possibile collegare in modo automatico cause ed effetti.
L’Helicobacter pylori è il patogeno umano più diffuso al mondo. La presenza dell’Helicobacter pylori nella mucosa gastrica sembra svolgere un ruolo cardine nella genesi di numerose patologie gastro-intestinali, quali gastrite acuta e cronica, duodenite, ulcera peptica, cancro gastrico, linfoma B-MALT.
L’Helicobacter Pylori Test permette di valutare la presenza dell’antigene dell’Helicobacter pylori in campioni di feci, il cosiddetto HpSA.
Il Patho Flora Check è un esame che permette di identificare la presenza, all’interno dell’intestino, di microorganismi diversi da quelli normalmente presenti (flora batterica), che sono in grado di provocare una malattia (germi patogeni).
Questo test permette di individuare con elevata sensibilità e specificità la possibile positività alla celiachia, mentre, in caso di esito negativo a questa, attraverso il dosaggio di altri due marker permette di valutare un fondato sospetto di sensibilità al glutine, una condizione che riguarda persone che soffrono di disturbi intestinali e non solo, legati all’assunzione di glutine, ma che non sono né celiache, né allergiche al frumento.
Il test genetico sulla Celiachia ha valore predittivo in senso negativo, ovvero il non riscontro delle varianti d’interesse esclude quasi totalmente la possibilità di sviluppare nel tempo la malattia celiaca. La presenza invece di una o più varianti sfavorevoli documenta la predisposizione genetica all’intolleranza al glutine.
Il test genetico sulla sensibilità all’alcool permette di valutare la sensibilità all’alcol, che nasce dall’incapacità di metabolizzare correttamente le quantità assunte, a causa di un difetto genetico che limita la produzione degli enzimi coinvolti nel processo.
Il test genetico sulla sensibilità ai solfiti aiuta a identificare i soggetti predisposti per i quali anche quantitativi modesti possono innescare reazioni di bassa tollerabilità a queste sostanze.
I solfiti sono conservanti molto utilizzati nell’industria alimentare e in quella vinicola.
Il test genetico sulla caffeina è in grado di identificare la predisposizione di un individuo ad essere un metabolizzatore veloce o lento di caffeina, soprattutto in un’ottica di prevenzione di possibili patologie o disturbi.
Il test genetico sul fruttosio permette di valutare la presenza di una patologia che impedisce di mangiare frutta, verdura e in generale alimenti contenenti fruttosio il cui nome è Hereditary Fructose Intolerance (HFI), letteralmente intolleranza ereditaria al fruttosio.
Il test permette di conoscere la propria predisposizione a sviluppare la sensibilità al Nichel, ed è quindi uno strumento importante per capire meglio il proprio organismo e scegliere un’alimentazione corretta.
Patologie di natura infiammatoria, metabolica, infettiva, allergica, autoimmunitaria vengono trattate presso il Biomedic Clinic & Research avvalendosi della Medicina Integrata. Ciò si traduce in un approccio personalizzato che prende in considerazione metodi diagnostici e terapeutici propri sia della medicina tradizionale che di quella naturale, al fine di occuparsi anche delle cause scatenanti di un determinato disturbo, riferite al singolo paziente.