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Dopo circa 20 anni di trattamento da parte dell’equipe del Biomedic delle problematiche legate ai disturbi intestinali, al malassorbimento, ai disturbi digestivi, alterazioni metaboliche, in cui, eliminando tali alterazioni i pazienti non solo stavano fisicamente bene, ma perdevano anche diversi chili di troppo, il Ricercatore indipendente Fulvio Balmelli, insieme al Dr. Elia Roberto Cestari, hanno sviluppato un’applicazione di quei trattamenti dedicata al trattamento dell’obesità e dell’eccesso di peso.
Nel corso degli ultimi 10 anni, che seguono i 20 precedentemente citati, il Ricercatore Fulvio Balmelli ha condotto costanti ricerche, fino a giungere ai protocolli della Kyminasi Diet attualmente in uso. Questi protocolli uniscono i trattamenti biofisici di comprovata efficacia, con dei piani alimentari studiati insieme al Dr. Cestari, finalizzati all’abbattimento dei presupposti per cui avviene lo sviluppo eccessivo del peso e al riequilibrio dei processi metabolici inevitabilmente scombinati in presenza di obesità o di tendenza ad ingrassare.
Ad oggi, circa 30.000 pazienti hanno seguito questo programma di dimagrimento.
La risposta è: Questo dipende da come la persona segue il programma e da come mangia dopo.
La spieghiamo.
La Kyminasi Diet non è solamente una dieta per dimagrire, ma per ripristinare i corretti processi metabolici ed abbattere le intolleranze alimentari, spesso causa di squilibri.
Ciascun programma si sviluppa in un numero di fasi della durata di un mese ciascuna, crescente in proporzione alla quantità di chili da perdere. Quindi avremo 1 mese (una fase) di dieta per chi deve perdere fino a 6 chili e 7 mesi (7 fasi) di dieta per chi deve perderne fra 36 e 50. (Tutti i programmi possono essere consultati qui).
Nel corso delle fasi vengono eliminati taluni alimenti che sono poi reinseriti man mano che si progredisce, nelle fasi successive.
Dopo le fasi preposte a perdere i chili in eccesso, segue una fase finale destinata principalmente a reintegrare tutti i restanti alimenti che fino a quel momento erano rimasti sospesi.
Alla fase finale seguono due fasi di stabilizzazione che seguono le stesse regole della fase finale. Il loro scopo è quello di rendere abituale per la persona un certo modo di mangiare, che non è assolutamente restrittivo, ma limita l’assunzione di alcune categorie di alimenti.
Se una persona non segue la dieta fino in fondo, non completerà il processo di riequilibrio metabolico, pertanto è molto presumibile che riprenda il peso perduto.
Se la persona, dopo il termine della dieta ricomincia ad abbondare con dolci, pasta e alcolici…è praticamente certo che riprenderà peso.
Sono state individuate 4 fasce metaboliche le cui specifiche alterazioni corrispondono ad altrettante specifiche fasce di eccesso di peso. Ad esempio, se una persona ha 10 chili in eccesso, non ha lo stesso metabolismo di una che ne ha 25. Di qui l’attuazione di un piano alimentare ed una durata del programma proporzionali a quella fascia. In tutti i casi, il piano alimentare è abbinato ad un dispositivo medico di classe I contenente una tecnologia biofisica che aiuta l’organismo nel processo di riequilibrio.
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Le informazioni contenute in questo articolo non devono in alcun modo sostituire il rapporto dottore-paziente; si raccomanda al contrario di chiedere il parere del proprio medico prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio o indicazione riportata.
Si dichiara che il presente messaggio è diramato nel rispetto delle linee guida inerenti l’applicazione degli art. 55-56-57 del Codice di Deontologia Medica.
Autore: Alessia Panizza
Revisione scientifica e correzione a cura del Dr. Roberto Cestari (medico chirurgo, Direttore Sanitario Biomedic Clinic & Research).
Adattamento e Pubblicazione a cura della Redazione del Biomedic Clinic & Research
