DETOX KYMINASI DIET (DIETA VEGANA / VEGETARIANA PER DIMAGRIRE)

LA DETOX KYMINASI DIET

(ANCHE PER VEGETARIANI E VEGANI)

Il programma consiste di un digiuno sotto controllo medico.

La durata del digiuno arriva fino ad un massimo di 5 giorni consecutivi nell’arco di una settimana, in base ai chili in eccesso. Può essere intrapreso con 2 differenti modalità di digiuno.

La Detox Kyminasi Diet è un programma adatto anche a vegetariani, vegani e fruttariani.

Lo schema più idoneo al paziente viene stabilito dal medico sulla base degli obiettivi del paziente e da quanto emerso nel corso della visita medica preliminare.

I PROGRAMMI DI DIMAGRIMENTO

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I MODELLI DI DIGIUNO DETOX

Esistono 2 modelli di Digiuno DETOX:

DIGIUNO DETOX (A) che prevede il digiuno da 1 a massimo 5 giorni a settimana, in relazione al peso corporeo in eccesso. 

DIGIUNO DETOX INTERMITTENTE (B) in cui il periodo di digiuno giornaliero non è di 24 ore ma parziale. E’ previsto infatti un pasto al giorno, che può essere scelto tra la colazione o la cena.

COSTO DEL PROGRAMMA

Detox Kyminasi Diet A: € 225

Detox Kyminasi Diet B: € 225

COSTO DEL PROGRAMMA

Detox Kyminasi Diet A: € 225

Detox Kyminasi Diet B: € 225

Senti il bisogno di detossificare il tuo organismo? Oppure segui un’alimentazione vegetariana o vegana ma non riesci a perdere peso?

IL PROGRAMMA PERSONALIZZATO DIGIUNO DETOX

digiuno detox per disintossicare l'organismo e rinforzare il sistema immunitario

Il Digiuno Detox è un programma per ottenere i benefici del digiuno riducendone, al contempo, gli eventuali disagi, quali senso di fame, calo di zuccheri, eccesso di succhi gastricio riduzione della massa muscolare.

Appositamente studiato per aiutare l’azione disintossicante, non aver fame in fase di digiuno, controllare gli equilibri metabolici.

CONSIGLI

Durante il periodo di digiuno bisogna comunque bere molto, preferibilmente acqua, ma anche tè, tisane, succhi di frutta o in generale bevande non zuccherate.

In caso di languore troppo persistente o desiderio di masticare, si può mangiare un pò di frutta, preferibilmente in piccole quantità distribuite nell’arco della giornata.

Si consiglia di assumere del magnesio nei giorni di digiuno. Tuttavia, trattandosi di un programma sotto controllo medico, sarà il medico stesso a consigliare al singolo paziente gli integratori più indicati. 

E’ consigliabile, specialmente dopo aver seguito 3/4 giorni consecutivi di digiuno, ritornare a nutrirsi con gradualità, (tenere i primi due pasti leggeri e possibilmente evitare pasta, pane, pizza e similari).

Dopo circa 24 o 48 ore di digiuno (si tratta di un processo soggettivo) è prevedibile un breve ma intenso aumento della fame. Il consiglio in questo caso, è di bere molta acqua ed attendere che la sensazione di fame passi, perché sarà generalmente seguita da un aumento di energia e benessere.

Prima e dopo il programma è possibile effettuare delle analisi di laboratorio specifiche per misurare i Livelli di Stress Ossidativo.

Al Digiuno Detox può essere affiancato il Programma Vitalità  nei giorni in cui non si è a digiuno.

IL DIGIUNO PER DISINTOSSICARE L’ORGANISMO

PROGRAMMA DIGIUNO DETOX

Nel 2016, il biologo cellulare giapponese Yoshinori Ohsumi ha ricevuto il premio Nobel per aver scoperto i meccanismi alla base del processo noto come autofagia (descritta per la prima volta da Christian De Duve, premio Nobel per la Fisiologia e Medicina nel 1974, ma rimasta per lungo tempo un processo scarsamente studiato).

Per autofagia (termine composto da due parole greche che insieme significano: mangiare se stesso) si intende la capacità delle cellule di eliminare prodotti di scarto che si producono per le attività metaboliche cellulari e per eliminare dei compartimenti cellulari che sono invecchiati e non funzionano più bene.

L’aspetto fondamentale dell’autofagia è che, non solo vengono eliminate queste strutture non più funzionanti, ma i loro costituenti basilari, quindi zuccheri, lipidi, amminoacidi, vengono riciclati dalla cellula in maniera tale che non vengano perduti e che anzi producano energia per il corpo.

Quindi non si tratta di una vera propria eliminazione ma di un riciclo del materiale disponibile all’interno della cellula.

Gli studi di Ohsumi hanno dimostrato che l’autofagia è un processo fondamentale conservato nel corso dell’evoluzione. Oggi sappiamo che l’autofagia è un meccanismo continuamente attivo in tutte le cellule richiesto per l’eliminazione di proteine e organelli cellulari danneggiati, e fa parte di quei sistemi di “controllo di qualità” necessari per eliminare le alterazioni dei componenti cellulari che si verificano nel corso dell’invecchiamento e in diverse patologie come le malattie neurodegenerative.

Il corpo può, pertanto, utilizzare il proprio apporto proteico immagazzinato sotto forma di cellule e batteri danneggiati.

Grazie a questo riciclo il corpo produce da 200 a 285 grammi di proteine al giorno.

In media una persona ingerisce e consuma circa 70 grammi di proteine al giorno e ciò non è sufficiente per creare nuove cellule. Quindi, c’è bisogno di attingere a questi ‘rifiuti’ così da permettere al corpo di essere nutrito con la quantità necessaria.

Se il meccanismo di riciclaggio naturale non funziona, le cellule danneggiate e i loro componenti cominciano ad accumularsi nel corpo, causando alla lunga malattie tra cui diabete di tipo 2, Morbo di Parkinson, altre malattie degenerative o persino il cancro.

Il Dr. Ohsumi ha scoperto che l’autofagia si intensifica quando il corpo è sottoposto a stress, come ad esempio quando si fa attività fisica, un lavoro fisico molto intenso, ecc.

Il digiuno è una fonte di stress per il corpo. In questi casi le cellule iniziano a nutrirsi di scarti cellulari, inclusi i batteri patogeni, per produrre energia e rigenerarsi.

 

Come si induce l’autofagia?

Nei suoi studi, il Dr. Ohsumi ha usato il digiuno per stimolare il corpo a distruggere le cellule tossiche e a liberarsi di tutti i rifiuti. Quando digiuniamo, infatti, le cellule vivono più a lungo e producono più energia. Il corpo in questo modo è meno soggetto alle infiammazioni.

Se in generale limitiamo il numero di calorie consumate, aumenteranno i livelli di ossido nitrico nel corpo, una molecola che aiuta a disintossicare e a ringiovanire il corpo.

IL DIGIUNO PER 72 ORE PUÒ RIPRISTINARE IL TUO INTERO SISTEMA IMMUNITARIO

Secondo uno studio condotto dagli scienziati dell’Università della California, il digiuno per tre giorni può determinare un miglioramento significativo nella salute del corpo. Lo studio di sei mesi è stato condotto sia su topi che su esseri umani in chemioterapia.

Nel corso del digiuno prolungato venivano eliminati globuli bianchi e altre tossine.

Cosa avviene nel corpo con il digiuno prolungato (3 giorni)?

Fondamentalmente, quando si digiuna per un periodo di tempo prolungato, il corpo usa il glucosio immagazzinato ed i grassi e produce corpi chetonici che sono particolarmente utili al cervello, inoltre scova tutto ciò di cui il corpo non ha bisogno, come cellule e tossine danneggiate.

Le tossine dannose generalmente possono attaccarsi a questi grassi e sopravvivere, ma quando si digiuna, il corpo è costretto a nutrirsi di questi grassi.

“La PKA è il gene chiave che deve essere spento per consentire alle cellule staminali di entrare nella modalità rigenerativa (ricordiamo che le cellule staminali sono cellule primitive, non specializzate, dotate della capacità di trasformarsi in diversi altri tipi di cellule del corpo attraverso un processo denominato differenziamento cellulare. Il compito delle cellule staminali è di creare altri tipi di cellule).

Questo gene fornisce l’ok per le cellule staminali ad andare avanti e ad iniziare a proliferare e ricostruire l’intero sistema”.

Secondo questi studiosi, se si inizia con un sistema pesantemente danneggiato dalla chemioterapia o dall’invecchiamento, i cicli di digiuno possono generare, letteralmente, un nuovo sistema immunitario.“

Sono necessarie ulteriori ricerche per scoprire come il resto degli organi del corpo vengano influenzati oltre la rigenerazione delle cellule staminali.

Al momento è stato però dimostrato, che per le persone che attraversano l’esperienza estremamente faticosa della chemioterapia, il digiuno prolungato può essere di aiuto.

 

Nota: il digiuno per lunghi periodi deve essere sempre eseguito sotto la supervisione di un medico.

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